Dopo anni di attesa i il mondo del gaming può tornare ad esultare: Diablo IV è realtà.
Seppur negli ultimi tempi Blizzard sia stata incapace di accontentare adeguatamente i fan, nell’ultimo Showcase di Microsoft l’hype degli appassionati, e degli addetti ai lavori, si è alzato oltremodo, soprattutto per la nuova classe di gioco. Tante nuove meccaniche e una veste grafica rimodernata accompagneranno l’arrivo nel celebre gioco della classe del negromante, arrivato per riportare in vita gli incubi dei nostri nemici.
L’attesa per Diablo IV è finita
Durante lo Showcase di Microsoft Blizzard le informazioni su Diablo IV tuttavia non si sono fermate alle capacità del signore dei non morti e hanno lasciato intravedere un titolo che potrebbe effettivamente essere il miglior candidato per una raddrizzata della rotta. Il negromante, vera star di questa presentazione (già intravisto in passato) ha ancora dalla sua prevalentemente la possibilità di evocare non morti, accompagnata da colpi di falce e da un po’ di sani incantesimi offensivi. Le evocazioni del negromante però stavolta sembrano dividersi in tre tipologie principali, e sono tutte personalizzabili grazie a una meccanica unica chiamata “libro dei morti“. Si potranno evocare maghi scheletrici, guerrieri scheletrici o golem, e per ognuno di questi si avrà modo di selezionare tre sottotipi unici, ognuno potenziabile in due modi differenti. Diablo IV punta molto sulla personalizzazione. Non solo i personaggi stavolta possono venir modificati nell’estetica, risultando molto più vicini agli ideali di chi li utilizza, ma ogni classe avrà una meccanica dedicata e vi saranno sistemi pensati per facilitare enormemente il cambio di build per i giocatori. Durante la progressione, ad esempio, sarà possibile prendere dei poteri leggendari dagli oggetti e trasferirli comodamente su armi o armature più rare e potenti una volta trovate. La campagna di Diablo IV una volta completata dovrebbe lasciare il giocatore all’incirca attorno al livello 45. Passata quella, il focus cambia completamente e passa appunto ai contenuti endgame, che sembrano essere molteplici visto che Diablo IV è chiaramente pensato per essere un live service in continua espansione con una miriade di attività. Al di fuori dell’avventura principale dunque stavolta i giocatori avranno a che fare con un open world condiviso, pieno di dungeon (più di 150), world boss e tutta una serie di altri extra non ancora annunciati.