L’ultimo GP di Baku ha chiaramente aperto il dibattito sul porpoising ed anche Chris Horner ha voluto dire la sua in merito. Il Team Principal di Red Bull ha così toccato un tema sensibile cresciuto soprattutto dopo le difficoltà alla schiena di Lewis Hamilton. Il pilota inglese era infatti uscito con le “ossa rotte” dal suo abitacolo e questo aveva sollevato polemiche riguardo alla scelta di alcuni team di non acconsentire una modifica al regolamento.

Proprio su questo punto Horner ha dichiarato:

Si può scegliere a che altezza far correre la vettura, giusto? Non si dovrebbe mai far andare in pista una vettura che non è sicura, ma credo che questo sia un aspetto che riguardi maggiormente i tecnici perché ci sono auto che soffrono maggiormente questo fenomeno ed altre meno. Onestamente mi sembrerebbe ingiusto penalizzare chi ha lavorato bene rispetto a chi, forse, ha mancato di poco l’obiettivo

Chris Horner punge: “Ci sono dei rimedi al porpoising”

Sempre sulla stessa linea, il Team Principal di Red Bull ha voluto poi punzecchiare i propri rivali lasciando trapelare anche un possibile gioco strategico. Alla domanda diretta su cosa avesse “ordinato” ai propri piloti in caso di forti problemi di porpoising, Horner ha dichiarato:

Avrei detto loro di lamentarsi il più possibile via radio. Fa parte del gioco

Tornando invece sulle altre scuderie, Chris Horner ha comunque sottolineato la mancanza di un approccio tecnico corretto:

Ci sono dei rimedi al porpoising, ma questi vanno a scapito delle prestazioni. La cosa più semplice da fare è lamentarsi. Ogni team può scegliere

Nel frattempo, dall’altro lato c’è chi come Lewis Hamilton avrebbe avuto piacere nel veder concessa la possibilità di alzare un po’ di più le vetture, alleggerendo il problema. Nonostante il forte dolore, Hamilton ha poi rasserenato i propri fan annunciando la piena volontà di partecipare al prossimo GP in Canada:

La schiena è un po’ dolorante, ma non ho nulla di grave per fortuna. Mi sono sottoposto ad agopuntura e fisioterapia con Angela (la sua fisioterapista) e sto andando dal mio team per lavorare con loro