Crollo crypto, ai minimi da 18 mesi. Bitcoin scivola sotto i 25.000 dollari. La piattaforma britannica di depositi e prestiti sospende le attività degli utenti.

Crollo crypto, ai minimi da 18 mesi

Bitcoin ai minimi da dicembre 2020, arretrando del 12% a 24.137 dollari. Ethereum, la seconda criptovaluta per capitalizzazione, perde il 17% a 1.222 dollari. Ma è l’intero sistema delle cripto ad affondare con una contrazione del market cap del 10% sotto i mille miliardi di dollari.
La società che consente di prendere in prestito fondi e guadagnare interessi su depositi e criptovalute, la Celsius Network, vista la nuova ondata di vendite sul comparto, ha sospeso i prelievi e i trasferimenti a causa di “condizioni estreme del mercato”.
Si tratta dell’ultimo segno di tensione sul mercato delle criptovalute dopo il caso Terra-Luna nel mese di maggio. La nuova frenata ha portato la capitalizzazione del comparto sotto la soglia dei mille miliardi. A novembre 2021 il market cap delle cripto era di circa 3.000 miliardi di dollari. Con i nuovo crollo si attesta a 980 miliardi di dollari circa, mai registrato così basso da gennaio 2021.

C’è il rischio di default?

L’allarme nonostante era già stato preannunciato da tempo si è sperato però che questa previsione non si concretizzasse.
Poche ore fa infatti Celsius ha annunciato di aver sospeso (in via momentanea per ora) la possibilità di effettuare prelievi dalla sua piattaforma.
Non c’è ancora la certezza che questo sia il capitolo finale, ma è comunque vero che la situazione sembrerebbe essere piuttosto compromessa. Quando in Italia erano le primissime ore del mattino il gruppo ha trasferito somme ingenti di criptovalute verso FTX, un exchange, con ogni probabilità allo scopo di liquidarle.

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