Giovedì 16 giugno il premier Draghi sarà a Kiev, con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz. I tre leader parleranno con Zelensky dello sminamento dei porti e dello sblocco dei corridoi del grano.

Draghi a Kiev per sostenere l’Ucraina

L’obiettivo di questo incontro è fornire un sostegno al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Come spiegano fonti di governo, è importante che vadano tutti e tre, e che ci sia l’Italia a rompere il tradizionale asse franco-tedesco. Per il Presidente del Consiglio Draghi è l’occasione anche per fare il punto con i partner dopo il viaggio in Israele. La presenza a Kiev di Macron e Scholz è inoltre una conferma che la Francia e Germania saranno al fianco dell’Ucraina.

Sminamento dei porti e sblocco dei corridoi del grano

Draghi, Macron e Scholz parleranno con Zelensky anche dello sminamento dei porti e dello sblocco dei corridoi del grano. L’Ucraina ha stabilito due rotte terrestri, attraverso la Polonia e la Romania, per esportare i cereali bloccati ed evitare una crisi alimentare globale. Il viceministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Senik, ha anche annunciato di essere in trattativa con gli Stati baltici per aggiungere un terzo corridoio.

Perché è fondamentale lo sblocco dei corridoi?

La comunità internazionale sta affrontando una sfida dalle conseguenze forse fatali: come ottenere 20 milioni di tonnellate di grano dall’Ucraina prima che la carestia dilaghi il mondo.

Ricordiamo infatti che l’Ucraina è un importante esportatore di grano, mais, orzo e olio di girasole, prodotti alimentari essenziali per molti paesi in via di sviluppo. Prima che la Russia lanciasse la sua brutale invasione, l’Ucraina era in grado di esportare fino a 6 milioni di tonnellate di cereali al mese. Ma l’accesso al Mar Nero è ora completamente limitato dalla presenza della marina russa, che blocca di fatto la principale rotta commerciale dell’Ucraina. Le esportazioni dal paese sono drammaticamente crollate, mentre lo stoccaggio è quasi alla massima capacità.