Continuano senza sosta le operazioni di invasione da parte del Cremlino all’interno della guerra tra Russia e Ucraina. Secondo le ultime notizie riportate dai media locali, le truppe di Putin sarebbero particolarmente attive a Donetsk vicino alla centrale termoelettrica ucraina Vuhledar. Il quotidiano locale Novosti Donbassa, riporta fumo nero che esce direttamente dalla centrale. Peraltro, le forze russe controllano anche la vicina città di Svitlodarsk.
Nel consueto messaggio della notte, però, Zelensky ha parlato di nuovo e possibile dispiegamento di soldati del Cremlino all’interno della regione del Donbass per rinforzare l’offensiva. Il presidente ucraino ha parlato di uomini scarsamente addestrati che verrebbero sostanzialmente lanciati al macello da parte di Putin, raggiungendo, così, le 40.000 perdite di vite umane da parte di soldati russi entro fine giugno.
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Guerra Russia-Ucraina, le parole di Zelensky
Queste le parole di Zelensky in un video-messaggio pubblicato direttamente sul suo account Instagram:
“L’obiettivo tattico chiave degli occupanti non è cambiato. Stanno premendo a Severodonetsk, dove sono in corso combattimenti molto aspri, letteralmente in ogni metro della città. E stanno anche premendo in direzione di Lysychansk, Bakhmut, Slovyansk e così via. L’esercito russo sta cercando di schierare ulteriori forze nel Donbass. Ma quanti altri soldati possono avere ancora? Sembra che cercheranno di lanciare in battaglia ragazzi scarsamente addestrati e coloro che sono stati raccolti segretamente. E questo significa solo una cosa: la Russia può oltrepassare la linea dei 40.000 soldati perduti nel conflitto già a giugno. In nessun’altra guerra, in diversi decenni, hanno registrato così tante perdite.”
Il ruolo di Erdogan: “Incontrerò le parti”
Nel frattempo, Erdogan ha annunciato di volersi nuovamente attivare per cercare di collimare gli interessi di Zelensky e Putin in un incontro faccia a faccia. Il ruolo di mediatore da parte del presidente turco potrebbe essere necessario anche per affrontare il tema del corridoio per il grano. Queste le parole di Erdogan a riguardo:
“C’è una guerra in corso tra Ucraina e Russia, e sappiamo che i prodotti agricoli provengono in larga parte da questi Paesi. Al momento non abbiamo problemi, con 5 milioni di tonnellate di grano nei nostri magazzini, ma vorremmo aumentare questi volumi.”
Il numero 1 di Ankara ha quindi confermato la volontà di mediare tra le parti:
“Parteciperemo al lavoro, non solo per noi stessi, ma anche per gli altri Paesi. Le trattative sono in corso e la prossima settimana discuteremo di quali passi si possono fare con Zelensky e Putin”.