Lewis Hamilton saluta il GP di Baku con un quarto posto che fa sorridere a metà ma con la schiena davvero a pezzi. Già al termine della gara vinta da Max Verstappen, il pilota inglese dopo aver parcheggiato in pit lane aveva mostrato chiari difficoltà persino ad uscire dall’abitacolo.

Una sofferenza unica lamentata per tutto l’arco del weekend e causata soprattutto dai problemi di assetto della Mercedes che favorivano notevolmente il porpoising. Soprattutto nei tratti veloci della pista, entrambe le Mercedes mostravano chiaramente forti vibrazioni con i piloti che sobbalzavano nella monoposto stressando notevolmente schiena e collo. Ecco le parole del campione britannico dopo la gara:

Stringevo i denti per il dolore e l’adrenalina mi ha aiutato. Non posso esprimere il male che si prova, in particolare sul rettilineo qua. Alla fine si pregavo solo che finisse la gara ma eravamo comunque in una buona posizione, terzo e quarto, un grande risultato per la squadra. La squadra ha fatto un ottimo lavoro con la strategia

Lewis Hamilton e la schiena: le scuse di Toto Wolff

Se da un lato Lewis Hamilton ha provato comunque a mantenere l’atteggiamento da leader che l’ha sempre contraddistinto, il Team Principal Mercedes, Toto Wolff non ha usato mezze misure. Il manager tedesco già dopo il taglio del traguardo si è rivolto al suo pilota scusandosi per la sofferenza accusata.

Smaltita l’adrenalina, Wolff ha così dichiarato alla stampa:

Dobbiamo guardare in casa nostra e ammettere che chi ha vinto è davvero molto più avanti. Bene per noi che portiamo a casa punti, ma è chiaro che il pompaggio aerodinamico resta un problema irrisolto con conseguenze rilevanti sui nostri piloti che stanno soffrendo di mal di schiena

Nel frattempo, Lewis Hamilton ha voluto comunque guardare positivo:

Una volta risolto il problema del porpoising, saremo a posto in gara. Ma sicuramente stavamo perdendo più di un secondo solo per quello. O comunque almeno un secondo. Domani sarò in fabbrica, dobbiamo discutere e continuare a spingere