Election day 2022: mancato il quorum sui cinque quesiti. Chiusi i seggi in tutta Italia dove si è votato per i cinque quesiti referendari e nei comuni dove si eleggeva il sindaco. Si è votato dalle ore 7 alle 23 per i cinque referendum sulla giustizia e per il rinnovo di sindaci e consigli comunali in 971 comuni.  

Election day in 971 Comuni e per 5 referendum

Gli italiani chiamati alle urne per le amministrative sono più di 8,8 milioni. Per i nuovi sindaci e i nuovi consiglieri comunali si vota in 971 Comuni. Genova, Palermo, Catanzaro e L’Aquila sono i quattro capoluoghi di Regione interessati da voto. 22 sono invece i capoluoghi di provincia: Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona, Viterbo.

Il 26 giugno sono in programma i ballottaggi nei Comuni con oltre 15mila abitanti. Laddove nessun candidato sindaco sia riuscito a superare la soglia del 50% più uno delle preferenze.

I quesiti referendari – su cui potranno esprimersi 50.915.402 elettori, di cui 4.735.783 all’estero – sono cinque e riguardano la separazione delle funzioni per i magistrati, la legge Severino, i limiti per la custodia cautelare, le regole per le candidature al Csm e le valutazioni dei magistrati.

I seggi si sono chiusi alle 23. A seguire si procederà con lo scrutinio per i soli referendum. Con il primo determinante verdetto sull’affluenza: senza il 50% più uno degli aventi diritto la consultazione sarà infatti nulla. Domani invece dalle 14 avrà inizio lo scrutinio per le Comunali.

Dopo la chiusura dei seggi, ora gli scrutini.

Subito dopo la chiusura, sono iniziate in tutte le sezioni le operazioni di riscontro, ovvero l’accertamento del numero di coloro che hanno votato e il conteggio del numero delle schede rimaste nella cassetta, per accertare che il loro numero corrisponda con quello degli elettori della sezione che non hanno votato. Compiute le operazioni di riscontro, appena chiusi i seggi inizia lo scrutinio per i referendum abrogativi; quello per la tornata amministrativa inizierà alle ore 14 di domani, oggi lunedì 13 giugno.
Alle ore 23, alla chiusura dei seggi, l’affluenza complessiva per i referendum è stata di circa il 15,18%,quando sono arrivati i dati di oltre 2.000 comuni su 7.903 per il quesito 1. Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno.
L’affluenza alle elezioni amministrative che si sono svolte ieri in Italia è stata del 54,72%. Questi i dati definitivi del Viminale relativi a tutti gli 818 comuni scrutinati. Alle precedenti elezioni l’affluenza era stata del 60,12%.

Caos Palermo, Lamorgese: “Gravissima l’assenza dei presidenti di seggio”

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese commenta così il caos verificatosi nei seggi di Palermo:

“È gravissimo che a Palermo, senza alcun preavviso, un elevato numero di presidenti di seggio non si sia presentato per l’insediamento, ovvero abbia rinunciato all’incarico, ritardando l’avvio delle operazioni di voto. Un tale atteggiamento esprime una assoluta mancanza di rispetto per le Istituzioni e per i cittadini chiamati in questa giornata elettorale e referendaria ad esercitare un diritto costituzionale fondamentale per la vita democratica del Paese. La Procura di Palermo valuterà gli eventuali profili di responsabilità conseguenti alle segnalazioni inviate dal Comune, competente per le procedure di insediamento dei seggi e di sostituzione dei presidenti

Rieti, allontanato rappresentate di lista minorenne: era di Fi

Trambusto nel seggio elettorale di Rieti, dove un rappresentante della lista di Forza Italia è stato allontanato perché minorenne. Lo scrive Gabriele Bizzoca, capolista di T’immagini (civica a sostegno del candidato di centrosinistra Simone Pietrangeli, tramite un post di Facebook:

“Non è nel mio stile rilasciare dichiarazioni a urne aperte, ma in questo caso si tratta di cronaca. Poco fa, in un seggio di Rieti, il rappresentante di lista di Forza Italia è stato allontanato in quanto minorenne (16 anni, per la precisione). Un errore macroscopico, frutto di spregiudicatezza e sciatteria, a cui io stesso ho stentato a credere finché non ho visto la documentazione con i miei occhi, ma di cui non si sono accorti, nell’ordine: i due delegati di Forza Italia che hanno firmato e sottoscritto la sua designazione; il sindaco (dello stesso partito ma è senz’altro una coincidenza) che ha autenticato le firme dei suddetti delegati

Palermo, procedono le votazioni ma c’è dubbio su regolarità

A Palermo continuano le operazioni di voto, con l’affluenza che alle 12 registrava l’11%, un brusco calo (4,61%) rispetto alle precedenti elezioni comunali. La Prefettura avverte che ci potrebbero essere delle irregolarità in grado di falsare i risultati.

Election day, presidente seggio covid Bari rinuncia

A presiedere il seggio Covid allestito nel Policlinico di Bari ci sarà il funzionario della Protezione civile regionale Edoardo Giua, subentrato al presidente e agli scrutatori: per Giua è la seconda volta che ricopre questo ruolo, visto che già nel settembre 2020 aveva sostituito il presidente rinunciatario. A Bari sono 117 su 345 (34%) i presidenti di seggio nominati che hanno rinunciato. Ottanta di questi avevano già rinunciato al momento della convocazione dalla Corte d’Appello, mentre i rimanenti non si sono presentati ieri al seggio e sono stati sostituiti all’ultimo momento. Non va meglio in provincia dove a Bitonto, alle prese con le amministrative, hanno rinunciato 22 presidenti su 51.

Presidente Regione Sicilia: “Ho chiesto al Viminale di tenere urne aperte lunedì”

Visto il caos di questa mattina nei seggi di Palermo, il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci ha chiesto al Ministero dell’Interno di prolungare l’apertura dei seggi fino alle 14 di domani:

“Ho chiesto al Ministro dell’Interno di valutare l’opportunità di autorizzare il prolungamento dell’apertura dei seggi elettorali, nella sola città di Palermo, fino alle ore 14 di domani, lunedì 13 giugno. Una misura straordinaria a seguito dell’altrettanto straordinaria situazione che si è venuta a creare in città per la mancata costituzione di decine di sezioni elettorali. È un provvedimento che avrei adottato autonomamente, se non si votasse anche per i Referendum

Palermo, cittadina presenta denuncia alla polizia

Un’elettrice ha presentato una denuncia alla polizia per il caos nei seggi di Palermo. Poco prima di pranzo Laura Schimmenti, la cittadina in questione, si è recata al commissariato di Polizia San Lorenzo per denunciare l’impossibilità di esercitare il suo diritto di voto:

“Fino a un’ora fa nella sezione 387 della scuola Carmelo Onorato di Sferracavallo, non era possibile votare perché pur essendosi insediata la presidente del seggio, si stavano espletando le operazioni preliminari di apertura sacchi, conta e validazione delle schede. Mio marito lavora a Bologna, per cui per raggiungere l’Emilia ho un aereo nel tardo pomeriggio e temo di non fare in tempo. Chissà quante persone sono passate dal seggio nell’arco della mattinata e, non riuscendo a votare, probabilmente non torneranno”

Farnesina: “Rientrate schede elettorali dall’estero”

È arrivato all’aeroporto di Fiumicino il volo di linea che ha portato il materiale elettorale proveniente da Venezuela e Panama, come annuncia il l Direttore Generale per gli italiani all’estero della Farnesina, Min. Plen. Luigi Maria Vignali:

“Abbiamo appena concluso le operazioni relative al voto di quasi 5 milioni di italiani all’estero. Le elezioni si sono tenute con regolarità, nonostante situazioni difficili per la pandemia e l’impatto della guerra, con l’invio delle schede dei referendum in ogni angolo del mondo, dalle Figi alle Barbados. Ringrazio di cuore il personale diplomatico e consolare della Farnesina, che con eccezionale spirito di servizio ha reso possibile questo fondamentale diritto costituzionale ai nostri cittadini nel mondo

Referendum e Comunali, i numeri dell’affluenza

Il dato dell’affluenza alle ore 19 per il voto alle elezioni comunali, che riguarda 798 comuni sugli 818 analizzati dal Viminale, è al 41,74%. Nel Friuli Venezia Giulia ha votato il  17%, circa 38.114 su totale di 220.292 elettori. Per quanto riguarda il Referendum sulla giustizia l’affluenza è all‘12,9%, dove a Bologna ha votato il 5,89% degli aventi diritto: la percentuale si alza (6,02%) per il referendum numero 5. Non c’è molta differenza nei dati di affluenza per i cinque quesiti referendari: per i numeri 1 (Incandidabilità dopo condanna), 3 (Separazione funzioni dei magistrati) e 4 (Membri laici consigli giudiziari) alle 12 si è registrato il 6,79%, mentre per i numeri 5 e 2 – Elezioni componenti togati Csm e Limitazione misure cautelari – c’è il 6,78% di affluenza. Si voterà fino alle 23 di questa sera.

Alle 19 si è registrata l’affluenza per le Amministrative al 41,13%.

Comunali, affluenza al 17,62%. Viminale: “Chi in plesso seggio vota anche dopo ore 23”

L’affluenza al voto per le elezioni comunali ha toccato il 17,62% alle ore 12, come comunica il Viminale dopo aver analizzato i dati di 529 su 818. Dal ministero dell’Interno arriva la comunicazione che chiunque si troverà all’interno dei seggi alle ore 23 potrà votare anche oltre l’orario limite:

“Ai sensi dell’articolo 64, primo comma, del d.P.R. n. 361/57, tutti gli elettori che alle ore 23 di questa domenica siano presenti nei locali del seggio o all’interno del plesso scolastico o altro fabbricato dove ha sede il seggio possono esercitare il proprio diritto di voto anche oltre le ore 23, fino a completamento delle operazioni di votazione di tutti i suddetti elettori

Torino, alle 12 affluenza Referendum al 4,69%

L’ufficio elettorale della città di Torino comunica che, alle ore 12, ha votato il 4,69% degli aventi diritto nei 919 seggi allestiti in città per i 5 referendum sulla giustizia. Piccola differenza per i quesiti 4 (Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari) e 5 (Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura), dove ha votato il 4,68%.

Caos a Palermo

Dopo il caos di questa mattina, a Palermo tutti i presidenti di seggio sono stati nominati: lo riporta l’AGI dopo la comunicazione della Prefettura della città che, inoltre, ha anche smentito le voci di accorpamenti tra seggi. Il dato parziale dell’affluenza è al 10,87%: mancano tredici sezioni, quelle che hanno cominciato in ritardo le operazioni di voto perché attesa dell’arrivo dei nuovi presidenti, nominati questa mattina per sostituire quelli che avevano rinunciato, provocando così la paralisi dei seggi. Procede con estrema lentezza l’arrivo di informazioni sull’affluenza.

Il voto si è aperto regolarmente in tutta Italia, unica situazione di criticità a Palermo, dove in una cinquantina di sezioni elettorali mancano ancora i presidenti per insediare il seggio, con gli scrutatori in attesa.

Non si è fatta attendere a proposito la segnalazione della Lega che si è appellata al Capo dello Stato e al ministro dell’Interno: “Situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l’orario del voto“, sottolineano fonti del partito di Matteo Salvini.