Il conflitto tra Russia e Ucraina ha creato diverse problematiche a livello globale oltre che sui territori coinvolti. Molte sono state le vittime e i profughi che hanno lasciato le loro case per scappare dalla guerra. Tra questi ci sono molti bambini, molti dei quali hanno raggiunto il nostro paese. Nella Capitale, per aiutare questa parte di popolazione più fragile è stato creato per l’estate il Roma Summer Camp.
Di cosa si tratta
Questa iniziativa messa in piedi dal Comune di Roma non è altro che un campo estivo creato con l’intento di accogliere e donare qualche giornata di gioia e leggerezza a duemila mamme e bambini ucraini fuggiti dalla guerra. La struttura sarà attiva da lunedì 13 luglio fino a venerdì 2 settembre nella struttura di Villa Fassini in zona Tiburtina. Le attività e i servizi saranno molteplici, le famiglie ucraine potranno avere a loro disposizione dei sevizi gratuito e dedicato a intrattenere i più piccoli attraverso attività ludico-sportive. Anche per i genitori il sostegno sarà totale per cercare di ricreare una sorta di normalità ormai persa.
La presentazione del progetto Roma Summer Camp
Il progetto è stato presentato in Campidoglio con diverse personalità istituzionali come il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, l’Ambasciatore Ucraino in Roma Yaroslav Melnyk, e il presidente di Sport Senza Frontiere Onlus Alessandro Tappa. Il Roma Summer Camp è coadiuvato anche da lavoratori di Atlantia che attraverso un apposito programma hanno deciso di prestare fino a 10 giorni di attività di volontariato retribuite dall’azienda, e dalla partnership con diverse Ong e realtà del terzo settore.
Le prime dichiarazioni istituzionali
A parlare di questo progetto è stato lo stesso Sindaco di Roma Roberto Gualtieri definendola una bellissima forma di sostegno e solidarietà verso il popolo ucraino: “Un popolo nel cuore di tutte le romane ed i romani. È un segno molto positivo che anche le imprese facciano la loro parte, una grande partnership pubblico-privato per sostenere gli ucraini e portare un po’ di gioia nelle giornate di questi ragazzi che vivono una situazione terribile come quella dell’inaccettabile aggressione militare della Russia di Putin“.
Ad intervenire è stato anche il presidente di Atlantia Massolo: “Non potevamo rimanere indifferenti al dramma che si sta svolgendo in Ucraina. Noi riteniamo che le aziende debbano fare valore ma anche giocare un ruolo per la solidarietà. Partiamo da circa 600 persone, 250 mamme e 350 bambini. Un bel progetto perché fatto insieme da aziende e Istituzioni“.