Accadde oggi, 12 giugno 1964: ergastolo a Nelson Mandela. Uomo politico sudafricano nato in Sudafrica nel 1918 e morto nel 2013 a Johannesburg , Mandela partecipò nel 1944 alla fondazione della lega giovanile dell’African national congress (ANC), di cui divenne presidente nel 1950 presidente.
Accadde oggi, 12 giugno 1964: ergastolo a Nelson Mandela
Tra i promotori degli scioperi contro le leggi sulla segregazione dei neri, Nelson Mandela subì numerosi arresti; convintosi in seguito della necessità di passare dalla politica della non violenza in onore del suo idolo Gandhi alla lotta armata, nel 1961 fondò un’organizzazione clandestina. Fu condannato all’ergastolo nel 1964 e divenne così il simbolo della lotta al segregazionismo in tutto il mondo.
Il ritorno in libertà
Liberato nel 1990, svolse un ruolo di primo piano nel processo di democratizzazione del Sudafrica. Premio Nobel per la pace insieme a F.W. de Klerk (1993), Mandela è stato poi presidente della Repubblica sudafricana dal 1994 al 1999.
Dall’ergastolo all’ascesa al potere
Pronunciatosi per la lotta armata contro il potere razzista, Nelson Mandela nel 1961 diede vita all’organizzazione clandestina “Lancia della nazione”. Ripetutamente imprigionato a partire dal 1952, nel 1964 fu condannato all’ergastolo. Liberato nel febbraio 1990, dal luglio 1991 fu nuovamente presidente dell’ANC. Mandela condusse lunghi negoziati con il governo per la democratizzazione del regime.
Mandela presidente del Sudafrica
L’impegno di M. durante la sua presidenza si concentrò su tre questioni centrali per la vita politica della Repubblica Sudafricana: la riconciliazione nazionale, la risposta all’estrema povertà di larghissima parte della popolazione nera, la nuova collocazione internazionale del paese. In questo contesto M. promosse la creazione della Commissione per la verità e la riconciliazione (1995-98), che assunse un ruolo estremamente importante anche per le sue valenze simboliche.
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