Continua la guerra tra Russia e Ucraina, dove continuano a crescere il numero di vittime tra soldati e civili: Kiev ha annunciato di aver ucciso, dall’inizio del conflitto, più di 30mila militari russi, mentre l’Onu stima che sono stati uccisi 4.300 civili. Il ministro dell’agricoltura ucraino afferma che ben 300mila tonnellate di grano sono state distrutte durante i bombardamenti al porto ucraino di Mykolaiv, località sul Mar Nero.
Guerra, i numeri delle vittime in Ucraina: 4.300 civili, 10mila soldati ucraini
Si aggiornano di giorno in giorno i numeri delle vittime della guerra in Ucraina, dove l’Onu afferma che ben 4.300 civili hanno perso la vita dall’inizio del conflitto. Non solo i civili ucraini, ma anche 10mila soldati dell’esercito di Kiev sono caduti sul campo di battaglia, mentre le truppe russe hanno perso più del triplo degli uomini, come riporta lo stato maggiore delle forze armate ucraine tramite un post su Facebook:
“Abbiamo ucciso circa 32.050 soldati russi dal 24 febbraio, giorno dell’inizio della guerra: 150 sono morti solo nelle ultime 24 ore. I difensori ucraini hanno anche distrutto 1.419 carri armati, 3.466 veicoli corazzati da combattimento, 712 pezzi di artiglieria e 222 sistemi di lancio multiplo di razzi: il nemico ha subito le maggiori perdite nell’ultimo giorno tra Severodonetsk e Bakhmut”
Distrutte 300mila tonnellate grano: si rischia crisi alimentare e carestia
La scorsa settimana il porto di Mykolaiv, località ucraina sul Mar Nero, è stato oggetto di vari bombardamenti da parte dei russi: tra gli obiettivi distrutti dei magazzini dove vi erano stipate tra le 250 e 300mila tonnellate di grano. La notizia arriva direttamente dal ministro dell’agricoltura ucraino Taras Vysotskyi che, come riporta il Guardian, aveva parlato di questa grave situazione in un intervento alla tv nazionale.
La notizia arriva dopo che il presidente Zelensky, rivolgendosi ai delegati allo Shangri-La Dialogue a Singapore, aveva affermato che il blocco dell’export ucraino di mais e grano accende il rischio nel mondo di dovere affrontare una grave crisi alimentare e una carestia.
Guerra Ucraina, Mosca: “Pagato volo a Salvini, soldi restituiti”
Matteo Salvini nei giorni scorsi si è proposto più volte come volontario per volare a Mosca e parlare con i rappresentanti del Cremlino, un tentativo per cercare di fermare la guerra in Ucraina. L’Ambasciata russa in Italia spiega, tramite una nota rilasciata ai media, di aver pagato il volo al leader della Lega ma che, a causa delle sospensioni Ue, il volo e l’incontro sono stati annullati:
“Come sapete l viaggio di Matteo Salvini era programmato per il 29 maggio u.s.. A Mosca, come abbiamo comunicato in precedenza, erano pronti a incontrare il rappresentante italiano al livello appropriato. Poiché, a causa delle sanzioni dell’UE, sono stati sospesi i voli diretti sulla rotta Roma-Mosca, si è reso necessario per la delegazione italiana l’acquisto di biglietti aerei per un volo Aeroflot da Istanbul a Mosca. A causa delle sanzioni in vigore nei confronti di questa compagnia aerea, è difficoltoso acquistare i biglietti per i suoi voli dal territorio dell’Unione Europea. […] L’Ambasciata ha assistito Matteo Salvini e le persone che lo accompagnavano nell’acquisto dei biglietti aerei di cui avevano bisogno in rubli tramite un’agenzia di viaggi russa. In quanto il viaggio di Matteo Salvini a Mosca non è avvenuto per motivi ben noti, alla fine ci è stato restituito l’equivalente della cifra spesa per l’acquisto dei biglietti: Non vediamo nulla di illegale in tutte queste azioni. Quanto alle speculazioni sui nomi di specifici dipendenti dell’Ambasciata, le riteniamo assolutamente inadeguate”
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