107esimo giorno di guerra in Ucraina, caratterizzato dallo scontro a distanza tra Inghilterra e Russia sui militari britannici condannati a morte nel Donbass, vediamo insieme il recap delle principali notizie del giorno:
⚡️ Truck hits Russian landmine in Kyiv Oblast.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) June 10, 2022
On the morning of June 10, the police were notified that a truck hit a landmine near the village of Pochepyn, 40 kilometers west of Kyiv. According to the State Emergency Service, the driver survived and was spared serious injury. pic.twitter.com/0CEQLMAhlK
Guerra in Ucraina, dialogo tra Gb e Ucraina, il recap
Il recap del giorno 107 della guerra in Ucraina si apre doverosamente con l’incontro tra Inghilterra e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Diverse questioni sul tavolo, tra cui il destino dei militari britannici condannati a morte in un tribunale del Donbass insieme a un soldato marocchino. L’Onu si è detta estremamente preoccupata, accusando le forze separatiste di crimini di guerra e accusando la Corte Suprema di non aver garantito un processo equo a loro carico.
Presenti all’incontro il ministro della Difesa britannico Ben Wallace e il ministro degli Esteri Liz Truss, mentre per la delegazione ucraina hanno partecipato gli omologhi Reznikov e Kuleba. Zelensky ha ribadito il personale apprezzamento verso l’impegno inglese nel supportare militarmente l’esercito di Kiev, sottolineando come siano stati i fatti e non le parole a prevalere. Il dialogo tra Truss e Kuleba si è poi spostato sui prigionieri di guerra, su cui è intervenuto a distanza anche l’omologo russo Lavrov dicendo che la decisione finale spetta a Donetsk. Da Londra Boris Johnson si dice “sconvolto” delle sentenze emesse. In agenda sul piano diplomatico anche la visita di Macron, oggi impegnato in Moldavia.
L’Ucraina accusa la Russia del furto di tonnellate di grano
Sul fronte militare è stata una giornata piuttosto intensa. Oltre allo snodo di Severodonetsk, che registra l’ennesimo giorno di resistenza, le truppe russe hanno attaccato anche la regione di Dnipropetrovsk e quella di Kharkiv, mentre sono più in difficoltà a Slovansk, in Donbass. Secondo l’intelligence ucraina, la Russia sarebbe in grado di reggere un altro anno a questi ritmi, esaurendo tutti i missili e gli armamenti fin qui utilizzati. Ma proprio l’esercito di Kiev continua a lamentare le scarse risorse a disposizione. Tornando su Severodonetsk, le forze separatiste di Luhansk insistono affinché i militanti ucraini si consegnino.
Accuse durissime vengono poi rivolte dall’Ucraina alla Russia. Quest’ultima è infatti accusata di sottrarre il grano dagli stock di Melitopol e Mykolaiv via treno, ci sarebbero anche alcune immagini a testimoniarlo. La destinazione temporanea sarebbe la Crimea e il quantitativo sottratto rappresenterebbe un danno economico consistente. Inoltre, il vicepremier ucraino denuncia che le forze russe stanno impedendo l’evacuazione dei civili a Kherson, città ormai in mano alle forze del Cremlino e costretta a una forzata russificazione.