Proseguono le ricerche dell’Agusta Koala, il velivolo bimotore scomparso da giovedì mattina sull’Appennino tosco-emiliano, al confine tra le province di Modena e Lucca. L’elicottero, partito da Lucca, trasportava sette persone ed era diretto a Treviso per un viaggio di lavoro. Al momento il campo base da cui si diramano i tentativi di ricerca e soccorso è situato a Pievepelago, comune montano del modenese.
Elicottero disperso nell’Appennino Tosco-Emiliano: sorvolo sulla vasta area delle operazioni di ricerca, elicottero del reparto volo dei #vigilidelfuoco di #Bologna in ricognizione aerea [#10giugno 10:30] pic.twitter.com/9lUSfZxdta
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) June 10, 2022
Il velivolo scomparso sull’Appennino tosco-emiliano trasportava uomini d’affari stranieri
Non si trovano tracce della presenza dell’Agusta Koala, il velivolo bimotore scomparso dai radar giovedì mattina sull’Appennino tosco-emiliano. A bordo sette persone, diverse di nazionalità straniera: si tratta di imprenditori giunti in Italia per motivi di business. L’elicottero, guidato da un 33enne trevigiano definito “esperto”, era solito affrontare il tragitto da Lucca a Treviso negli ultimi giorni ed è stato noleggiato da un’azienda di Reggio Emilia.
I primi segnali d’allarme si sono registrati alle 12 di giovedì, quando il velivolo è scomparso dai radar. Immediatamente si è attivata la macchina organizzativa d’emergenza, che ha coinvolto il Soccorso Alpino di Pavullo nel Frignano, l’Aeronautica Militare, i Vigili del Fuoco di Lucca e Modena, oltre a carabinieri e guardia di finanza. Le procure delle due province seguono l’avanzamento dei lavori.
Dalla mattina di venerdì si è aggiunta la preziosa collaborazione della Protezione Civile e delle unità cinofile. Le difficoltà sono date dalla conformazione geografica del territorio appenninico, particolarmente impervio e scosceso. Si tenta di restringere il campo al confine tra Emilia Romagna e Toscana, tra i comuni di Pievepelago e San Benedetto in Alpe. Dopo oltre 24 ore di ricerche l’unico indizio è dato all’aggancio della cella telefonica del pilota, per il resto si ipotizza che a far perdere il contatto radio con la terraferma sia stata una possibile tempesta nell’area interessata. Col passare del tempo si teme che le speranze di ritrovare il velivolo si riducano al lumicino.