Il bilancio della tragedia, ancora provvisorio e destinato a salire, parla di 110 corpi, di cui 30 di bambini, intrappolati nella Bulgaria, la nave da crociera affondata ieri nel fiume Volga. “Secondo le ricognizioni preliminari, eseguite dai sommozzatori del Tatarstan, nella nave affondata ci sono i corpi di circa 110 persone, di cui 30 di bambini”. Questa la dichiarazione riferita dall’agenzia Ria Novosti citando la protezione civile della confinante repubblica dell’Udmurtia.
“Stando alle ultime informazioni disponibili, c’erano 148 passeggeri e 31 membri dell’equipaggio a bordo della nave: 76 persone sono state tratte in salvo, tre sono state ricoverate in ospedale e due donne sono morte”, si riferisce in un comunicato del Comitato d’inchiesta russo.
“La nave è sbandata e si è rivoltata nel giro di tre minuti prima di colare a picco. La pioggia era fortissima ed eravamo travolti da una tempesta”, ha raccontato uno dei sopravvissuti che ha detto di aver visto molti bambini a bordo. Un’inchiesta su eventuali “violazioni delle regole di sicurezza” è stata avviata, confermano le agenzie russe, e il presidente russo, Dmitri Medvedev, ha disposto la creazione di “una commissione d’inchiesta per identificare i colpevoli di questa tragedia”.
Redazione Le Novae/am