Il discorso di Vladimir Putin, rivolto agli imprenditori russi, è chiaro: la Russia non farà la fine dell’Urss. La sua economia resterà aperta. Secondo il Cremlino la sfida di oggi è “tornare e rafforzarsi”. Ecco tutti i punti salienti trattati durante il suo discorso.
Il presidente russo: “Non esiste una via mezzo”
La parentesi introduttiva di Vladimir Putin è un pretesto per ricordare la storia della Russia parlando anche di scenari futuri. Secondo il presidente russo, la missione del suo popolo è ripercorrere le orme di Pietro I il Grande ed allo stesso tempo di non “far la fine” dell’URSS. Nel suo lungo discorso si leggono le seguenti parole:
I russi di oggi condividono lo stesso destino dell’imperatore Pietro I il Grande. Pietro I riprese e rafforzò i territori, questo è il destino che tocca anche a noi. Se uno Stato o un gruppo di Stati non possono prendere decisioni sovrane, allora sono colonie, e le colonie non hanno prospettive. Non esiste una via di mezzo, ossia uno “stato intermedio” tra un paese indipendente ed una colonia. L’economia della Russia rimarrà aperta, la Russia non farà la fine dell’Urss.
L’importanza della tecnologia per le armi
Il secondo passaggio di Vladimir Putin verteva poi sull’utilizzo delle armi e la loro stretta connessione con la tecnologia. Secondo il presidente russo, difatti, non c’è possibilità di sentirsi al sicuro senza essere autonomia da questo punto di vista. Ecco il commento di Putin a riguardo:
Come riusciamo a raggiungere la sicurezza esterna senza avere le capacità tecnologiche, senza essere sovrani, indipendenti dal punto di vista tecnologico? Non avremmo mai potuto avere le armi ipersoniche senza le tecnologie. Solamente quando ti capita di averne bisogno lo capisci. Quando abbiamo avuto queste armi io mi sono fatto portare l’elenco di chi decorare per questa realizzazione. Mi hanno portato un grandissimo elenco e lì non c’erano nomi di persone, c’erano nomi di aziende che hanno partecipato a questo processo. Sono rimasto sorpreso.
Putin prende le distanza dall’inflazione
Infine, Putin ha anche scherzato sul fatto che negli Stati Uniti l’aumento del prezzo della benzina venga definito “l‘aumento dei prezzi di Putin”:
La Russia non ha nulla a che fare con l’inflazione in atto in Occidente, che è il risultato dei loro errori. Stanno cercando di limitare le esportazioni dei nostri fertilizzanti e i prezzi sono aumentati, prima di tutto, più sui loro mercati che sul nostro. Stanno cercando di limitare le nostre risorse energetiche, e i prezzi sono saliti di nuovo alle stelle. Chiamano già inflazione con il mio nome, ma non abbiamo assolutamente nulla a che fare con questo. No, sul serio, è vero, non abbiamo assolutamente nulla a che fare con questo. Questo è il risultato dei loro errori, e di quelli a lungo termine.
Infine il presidente russo ha aggiunto “quelli che hanno imposto le restrizioni alla Russia hanno commesso degli errori, e ora cercando di coprirsi, dando alla Russia la colpa di tutto. E non abbiamo nulla a che fare con questo“.