Gennaro Gattuso è ufficialmente il nuovo allenatore del Valencia. Dopo aver dato la buonanotte ai suoi tifosi nella tarda serata di mercoledì con una foto dell’allenatore italiano di spalle all’interno del Mestalla, giovedì mattina gli spagnoli hanno comunicato l’ufficialità dell’operazione attraverso un video.
Nella serata di mercoledì Gattuso è arrivato nella città spagnola è ha firmato un contratto biennale da 3 milioni di euro più bonus a stagione. I bonus sono legati alla vittoria della Liga e al piazzamento in Champions League o Europa League della squadra. “Sono molto felice e orgoglioso di aver firmato con una squadra centenaria. So che la tifoseria è molto motivata, io non vedo l’ora“, ha dichiarato l’allenatore ai media presenti all’aeroporto.
Nel video di presentazione pubblicato dal club spagnolo Gattuso ha parlato della sua nuova esperienza: “Ho conosciuto un Valencia rispettato. Una squadra e dei tifosi uniti nel cuore. Per me, il calcio è passione, rispetto per il popolo e amore per il pallone. So cosa significa temere il Valencia e ho visto grandi squadre cadere in questo stadio, che in questa stagione compirà 100 anni. Valencianistas, viviamo con passione questa stagione e divertiamoci insieme grazie al DNA del Valencia. Tifosi, io sono qui, Amùn Valencia“.
Valencia-Gattuso, la polemica social dei tifosi contro l’allenatore
Qualche giorno fa sui social è spopolato l’hashtag #noGattuso. La polemica contro l’allenatore è stata montata dall’ex presidente del club Miguel Zorio, che ha chiesto ai tifosi di unirsi contro il nuovo allenatore. Il tutto a causa di vecchie dichiarazioni per le quali l’ex centrocampista è stato accusato di omofobia, maschilismo e razzismo.
Zorio ha chiesto ai tifosi del Valencia, e ai politici locali, di criticare i programmi di Peter Lim (l’attuale presidente che già in passato è stato molto criticato dalla tifoseria) e ha ricordato il “no” arrivato nella scorsa stagione dalla dirigenza del Tottenham nei confronti di Gattuso, sempre legato alle frasi pronunciate in passato dall’ex tecnico del Napoli.
Gattuso respinge le accuse: “Non potrei mai essere razzista”
Nella giornata di mercoledì, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Gattuso ha respinto le accuse che gli sono arrivate: “Non potrei mai essere razzista, la mia è una famiglia di emigranti. Queste accuse mi fanno male, non sono come mi descrivono sui social. Si prendono dichiarazioni di anni diversi, le si isola dal contesto in cui sono state dette e si iniziano dei processi con l’obiettivo di delegittimare una persona. Non vado a caccia di facili consensi, quando sento dire che sono razzista mi sembra di impazzire. Nessuna persona deve essere giudicata per il colore della pelle“. Gattuso chiude con un pensiero per i tifosi del Valencia: “Desidero solamente fare il lavoro che mi piace e farlo con tranquillità. Mi piacerebbe essere giudicato solo per quello, per ciò che sono davvero“.