Ancora non c’e’ il via libera al corridoio del grano che dovrebbe sbloccare le decine di tonnellate di cereali bloccate nei porti ucraini a causa guerra. E’ questo il primo dato di fatto che emerge a margine dell’attesissimo viaggio ad Ankara del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, il cui incontro con il collega turco Mevlut Cavusoglu e’ stato positivo, ma non ha prodotto il tanto atteso annuncio. Dalla conferenza stampa a margine dell’incontro emerge che Turchia e Russia hanno raggiunto un accordo di massima che prevede per la flotta di Ankara compiti di sminamento e scorta delle navi cariche di grano attraverso il Mar Nero. Allo stesso tempo le due parti sono d’accordo sul coinvolgimento delle Nazioni Unite e sulla costituzione di un centro di controllo e coordinamento che tracci la rotta delle navi in uscita attraverso gli stretti di Bosforo e Dardanelli in territorio turco. In pratica un’intesa tra Ankara e Mosca c’e’, manca pero’ il fondamentale assenso dell’Ucraina, restia a sminare i propri porti, Odessa soprattutto, nel timore di attacchi russi ai propri fianchi scoperti. Lavrov ha offerto garanzie in questo senso e invitato Kiev a procedere alla bonifica delle acque, ma e’ chiaro che manca la fiducia.

Lavrov vuole convincere Erdogan a non dare via libera all’ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia

In realtà, spiegano ambienti del deep state che seguono molto da vicino il dossier Russia, “Lavrov più che per il grano è ad Ankara per convincere Erdogan a non dare il via libera all’ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia”. È questo, rivela la medesima fonte “il vero motivo di tanta attenzione in questi giorni della Russia nei confronti della Turchia”. “Lavrov e Putin sanno benissimo che Zelensky molto difficilmente acconsentirà di sminare il Mar Nero perché questo potrebbe rappresentare il classico cavallo di Troia per la conquista di Odessa”. Solo un ingenuo potrebbe cascarci in tempo di guerra.

Quindi la strategia che i russi hanno escogitato è win-win: vinceranno se l’Ucraina alla fine dovesse accettare perché si ritroveranno il Mar Nero sminato e vinceranno anche se l’Ucraina dovesse dire di no: in questo caso potranno recitare di fronte al mondo la parte dei “buoni” e per la prima volta far finire l’Ucraina dietro la lavagna dei “cattivi”.