Papa Francesco ha partecipato alla messa di Pentecoste, celebrata dal Cardinale Rei, stando seduto su una sedia a rotelle: il Pontefice ha poi pronunciato l’omelia dove ha gridato, ancora una volta, il suo appello di pace ai leader mondiali per fermare la guerra in Ucraina. Durante il suo discorso, il Santo Padre ha anche spiegato su cosa si baserà la Chiesa del futuro.

Papa Francesco e la guerra in Ucraina: “Leader mondiali mettano in atto veri negoziati per il cessate il fuoco”

Durante la sua omelia, Papa Francesco rinnova il suo appello di pace per l’Ucraina rivolgendosi direttamente ai leader mondiali. Per il Santo Padre questa guerra, più va avanti e più porterà l’umanità verso la rovina:

“Non portate l’umanità alla rovina, si mettano in atto veri negoziati, concrete trattative per un cessate il fuoco. Si ascolti il grido disperato della gente che soffre, lo vediamo sui media tutti i giorni. Si abbia il rispetto della vita umana, si fermi la macabra distruzione di città e di villaggi dappertutto. Continuiamo per favore a pregare, a impegnarci per la pace senza stancarci” 

La Chiesa del futuro

Nell’omelia della messa di Pentecoste Papa Francesco, oltre al suo appello ai leader mondiali, ha parlato anche della Chiesa del futuro che trova nello Spirito Santo la sua vera ricchezza e deve essere più accogliente:

“Lo Spirito Santo insegna alla Chiesa la vitale necessità di uscire, il bisogno fisiologico di annunciare, di non restare chiusa in se stessa, di non essere un gregge che rafforza il recinto ma, bensì, un pascolo aperto perché tutti possano nutrirsi della bellezza di Dio. Ci insegna ad essere una casa accogliente senza mura divisorie: lo spirito mondano preme perché ci concentriamo solo sui nostri problemi e interessi, sul bisogno di apparire rilevanti, sulla difesa strenua delle nostre appartenenze nazionali e di gruppo. Lo Spirito Santo no: invita a dimenticarsi di sé stessi e ad aprirsi a tutti. Così ringiovanisce la Chiesa” 

 

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