Secondo Enrico Letta, la posizione della Russia in guerra sarebbe come Corea del Nord ed Iran. In una lunga dichiarazione il presidente del PD ha parlato a lungo del conflitto bellico, sollevando diversi temi e spunti. Tema centrale delle sue parole è naturalmente la ricerca della pace che per Letta va perseguita a qualsiasi costo. L’ex premier ha infatti parlato anche di “pace ingiusta” sottolineando l’importanza di ricercare una tregua.
Ecco le parole precise con cui si è espresso:
“Noi spingiamo per la pace, anche una pace che non sia completamente giusta, perché una pace non completamente giusta è meglio della guerra. La continuazione della guerra è un disastro e da parte nostra deve esserci un fortissimo impulso. Ma per fare questo occorre che i politici si dimentichino i sondaggi. Se i leader politici e i partiti agiscono su una vicenda che riguarda la vita o la morte, la pace o la guerra, pensando ai sondaggi, questo significa la fine della buona politica. Occorre agire sulla base dei principi e dei valori, che alla fine sono quelli che vinceranno”
A #Viterbo per Alessandra #TroncarelliSindaca pic.twitter.com/YrGgqW9Usg
— Enrico Letta (@EnricoLetta) June 3, 2022
Guerra in Russia: il confronto con la Corea del Nord secondo Letta
Come anticipato, un passaggio significativo delle parole di Enrico Letta riguarda la similitudine tra la situazione russa con quella coreana. Non solo, il segretario del PD ha evidenziato anche il confronto con l’Iran sentenziando sulle mosse di Putin:
“Io penso seriamente che uno dei motivi per il quale Putin abbia fatto il gravissimo errore della guerra sia stato la convinzione che l’Europa non sarebbe rimasta unita. È stato un errore costato decine di migliaia di vite umane ma è un errore che pagheranno generazioni intere di russi. Facendo ciò che ha fatto, la Russia con Putin si è messa nella stessa posizione nella quale si trovano da anni l’Iran, la Corea del Nord, pur essendo la Russia un faro della cultura mondiale. Ma perché Putin lo ha fatto? Perché ha pensato che l’Europa e l’Occidente non sarebbero mai stati insieme, che non sarebbero mai rimasti uniti”
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