Possibili tensioni sull’asse diplomatico tra Russia e Cina, dopo che Pechino si è di fatto tirata indietro rispetto alle richieste di sostegno avanzate da Mosca. Sin dall’inizio della guerra, lo scorso 24 febbraio, il Dragone ha sostenuto il Cremlino a parole, condannando le azioni dell’Occidente.

Tensioni tra Russia e Cina, in ballo le sanzioni occidentali

Primi scricchiolii sull’alleanza Russia-Cina. Lo riporta il Washington Post, il quale fa sapere che il premier cinese Xi Jinping avrebbe fatto un clamoroso dietrofront. Una marcia indietro che sembrerebbe indispettire parecchio Mosca, con i funzionari russi attivi in Cina che stanno cercando di fare pressione per ottenere il massimo sostegno bellico e finanziario.

Una partnership che non sarebbe più “senza limiti” come sostenevano le autorità cinesi fino allo scoppio del conflitto. E non si vedono soluzioni all’orizzonte, se si considerano i tentativi a vuoto compiuti finora. Il motivo di un simile tentennamento riguarda le possibili sanzioni degli Stati Uniti, nel caso di supporto verso la Russia: un rischio che Xi non è disposto a correre. Pertanto è assai probabile che la Cina manterrà una posizione sostanzialmente neutrale, non potendo correre rischi dal punto di vista finanziario.

Inoltre, bisogna considerare il fronte interno alla Cina, impegnata nella delicata questione di Taiwan e, soprattutto, provata dall’ondata di coronavirus che ha messo in ginocchio parti significative del Paese.

L’ambasciatore cinese a Mosca parla di “sfide comuni” tra i due Paesi

Al momento il Dragone ha impedito alle compagnie russe di far volare i jet di proprietà straniera nel suo spazio aereo, poiché altrimenti ci sarebbe una violazione delle sanzioni imposte dall’Onu. Un timido ma limpido segnale che gli Usa stanno mettendo i bastoni fra le ruote ai suoi principali oppositori.

Nonostante il clima teso l’ambasciatore cinese in Russia Zhang Hanhui usa toni rassicuranti:

La Cina, di fronte a turbolenze internazionali inedite, è pronta insieme alla Russia e ad altri partner eurasiatici ad affrontare sfide comuni a beneficio del continente e del mondo intero“.