Via libera finale al sesto round di sanzioni contro la Russia, I diplomatici dell’Unione Europea hanno raggiunto l’accordo. Le sanzioni includono un divieto parziale del petrolio e rimuoveranno il principale prestatore russo, Sberbank, che viene escluso dal circuito internazionale dei pagamenti SWIFT.
Via libera finale al sesto round di sanzioni contro la Russia
La decisione arriva dopo che l’Ungheria ha ripetutamente negato al blocco la necessaria unanimità dei 27 paesi dell’UE sollevando le sue richieste nazionali. Con la minaccia di far saltare il nuovo pacchetto, Orban si è dunque assicurato il salvataggio del patriarca ortodosso Kirill, vicino a Putin e sostenitore dell’invasione, assicurandosi l’ennesima vittoria.
Sono tre, invece, le emittenti radiotelevisive russe che vengono sottoposte a sanzioni, e nel mirino delle sanzioni anche i militari colpevoli di crimini di guerra contro la popolazione ucraina.
I dettagli e la formalizzazione
Adesso l’accordo è finalmente possibile e contiene tutti i dettagli riferibili al bando del greggio di Mosca, con via libera del Coreper, la conferenza degli Ambasciatori dei 27 Paesi membri. Lo stop prenderà il via libera in attivo a partire da gennaio e riguarderà il prodotto di importazione via mare, escludendo il tubo che rifornisce via terra l’Ungheria. Una misura che, entrata a pieno regime, bloccherà il 90% degli acquisti comunitari.
L’accordo entrerà in vigore domani alle 07:00 GMT a meno che uno stato membro non sollevi ulteriori obiezioni, e l’irrogazione legale delle sanzioni avverrà poco dopo.
Il commento della politica
Favorevole a nuova linea sanzioni è Giuseppe Conte, che si dice assolutamente disponibile a condividere le sanzioni e anche a questa nuova linea, ma ricorda che ogni azione politica deve essere accompagnata da una diplomatica, con una sterzata verso i negoziati di pace.