Per quanto sia normale e consolidato nel mondo tech, Sheryl Sandberg, il braccio destro di Mark Zuckerberg, ha deciso di lasciare Meta dopo 14 anni. Un duro colpo per il giovane imprenditore, che si è spesso appoggiato a Sandberg nei momenti più bui di Facebook, fino alla fusione recente della triade in Meta.

Sheryl Sandberg, l’addio a Meta per dedicarsi alla sua fondazione

Dal prossimo autunno Sheryl Sandberg non lavorerà più in Meta: ufficiali le dimissioni dal ruolo di responsabile operativo (Coo) della compagnia tech di proprietà di Mark Zuckerberg. Si chiude dunque un’era di Facebook, di cui Sandberg è parte integrante dal 2008, fino al recente inglobamento di WhatsApp e Instagram sotto la stessa ala.

Ci sarà sicuramente un enorme vuoto da colmare dopo il suo addio. Protagonista indiscussa di alcuni dei momenti più bui del popolare social network, dalle decisioni operative sino alla gestione della piattaforma. Ha aiutato Zuckerberg a diventare padrone della sua creatura, lui che a soli 23 anni si è ritrovato in mano uno strumento dal potenziale impressionante.

La stessa Sandberg ha poi raccontato che non si aspettava di rimanere così a lungo all’interno di Facebook. Tra i momenti più difficili del suo regno, la dirigente ha ricordato le elezioni vinte da Trump nel 2016, con l’accusa di favorire le fake news, e lo scandalo di Cambridge Analytica nel 2018. Infine, tra le sue intuizioni geniali l’ingresso degli annunci pubblicitari su Facebook, che oggi sono il principale introito della piattaforma. Adesso il futuro della Sandberg è alla fondazione “Lean In”, da lei fondata, che combatte quotidianamente per la parità di genere.

Il saluto di Zuckerberg: “Persona impossibile da sostituire”

Ad annunciarle la fine della collaborazione è stato Mark Zuckerberg, in lungo post di commiato su Facebook:

È la fine di un’era, dopo 14 anni, la mia cara amica e compagna Sheryl Sandberg si dimetterà da COO di Meta. Quando Sheryl si è unita a me nel 2008, avevo solo 23 anni e non sapevo quasi nulla sulla gestione di un’azienda. Avevamo costruito un grande prodotto ma non avevamo ancora un’azienda redditizia e stavamo lottando per passare da una piccola startup a una vera organizzazione. Sheryl da quel momento mi ha insegnato tutto“.

Mi mancherà gestire questa compagnia con Sheryl, ma sono felice che continuerà a far parte del nostro consiglio di amministrazione. Guardando avanti, non ho intenzione di sostituire il ruolo di Sheryl nella nostra struttura esistente. Non sono sicuro che sarebbe possibile, visto che è una superstar che ha definito il ruolo di COO nel suo modo unico. Una delle più grandi eredità di Sheryl è l’incredibile squadra che ha costruito. Lei ha fatto tanto per me, per la nostra comunità e per il mondo e stiamo tutti meglio per questo“.