A partire da oggi, 2 giugno, è attivo online il portale del ministero dello Sviluppo Economico (Mise). Al suo interno è integrato un motore di ricerca che permette agli utenti di addentrarsi in maniera facile e veloce all’interno del reticolato di attività e progetti promossi dal ministero. Per esempio è possibile consultare le riforme previste dal Pnrr, ma anche conoscere gli incentivi destinati a imprenditori, istituzioni e liberi professionisti.

Portale Mise, la nuova guida agli incentivi

Ufficialmente attivo online il nuovo portale del ministero dello Sviluppo Economico (Mise) che permette di effettuare ricerche specifiche in maniera chiara e dettagliata. Un progetto fortemente voluto dal ministro Giancarlo Giorgetti:

Uno strumento agile e diretto a disposizione degli imprenditori che possono ad esempio richiedere agevolazioni per realizzare degli investimenti. Una bussola che permette di orientarsi tra le agevolazioni dei bandi e i provvedimenti dedicati allo sviluppo del tessuto produttivo del Paese. Un’opportunità per raccogliere in un unico collettore idee e progetti imprenditoriali, con l’obiettivo di garantire competitività realizzando i sogni del territorio“.

Scorrendo rapidamente la home del sito, ci si imbatte nella sezione dedicata agli incentivi, a loro volta divisa per percorsi a seconda del filtro di ricerca: profilo, parola chiave o categorie d’interesse. Ogni incentivo è completo di informazioni e dettagli, da quelle essenziali (come destinatari e tempistiche) alle parti più tecniche (costi, ambito territoriale ecc.).

Approvato il ddl sulla riforma, obiettivo maggiore competitività

Il nuovo portale del Mise fa parte di un progetto più ampio legato alla riforma degli incentivi. Lo scorso 26 maggio il Consiglio dei ministri ha formalmente approvato il disegno di legge, su proposta del ministro Giorgetti e del ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna.

Come si può leggere sulla piattaforma, si tratta di un processo volto a “migliorare l’efficienza e aumentare gli investimenti industriali”.