Il mercato dell’automobile in questi due anni ha sofferto non poco, prima con il periodo di pandemia e ora con la guerra in Ucraina. Le case automobilistiche hanno dovuto far fronte a delle difficoltà relative sia alla produzione sia ai materiali relativi alla costruzione. Dall’inizio del 2022, il Governo ha istituito gli incentivi auto 2022 per la mobilità sostenibile, lo scopo è stato quello di rilanciare questo mercato anche vista la situazione sul fronte estero.
Gli effetti di questi incentivi auto 2022
Sul fronte auto-motive le agevolazioni arrivate nel 2022 hanno già portato un effetto immediato sul mercato. Sullo stesso, infatti, continuano a pesare gli effetti della pandemia, la crisi nelle forniture di microchip, le difficoltà dell’economia e i rischi connessi alla guerra in Ucraina. Nel mese di maggio, le immatricolazioni hanno raggiunto quota 121.299 vetture con un calo del 15,1% rispetto allo stesso mese del 2021. La discesa però da inizio anno è più modesta, con un conto totale dei primi cinque mesi dell’anno che sale a 556.974. La flessione è stata del 24,26% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo rallentamento della curva è soprattutto dovuto proprio agli incentivi auto 2022. Gli stessi, nel dettaglio sono stati utilizzati per le auto con alimentazione tradizionale ed emissioni contenute, meno per le vetture full electric.
Il problema relativo alle troppe richieste
Nel mese di gennaio si è svolta la prima tornata di ecoincentivi, questi però sono terminati dopo nemmeno 1 mese e mezzo. Nella seconda tornata non è però andato meglio, già il primo giorno di apertura della piattaforma, che accoglie le prenotazioni dei concessionari per usufruire degli incentivi, il fondo di 170 milioni per le auto con emissioni fino a 135 grammi risultava dimezzato, dopo 6 giorni restano solo 34 milioni. Questo ha portato a delle critiche alle piattaforme e al metodo di fruizione degli ecoincentivi.
Le modalità di richiesta degli incentivi auto 2022
Gli stessi, infatti, non possono essere richiesti direttamente dai cittadini. Sono gli stessi concessionari che creano la pratica e fanno comunicare il cliente con il produttore. Lo stesso venditore poi applicherà direttamente lo sconto in fase di vendita riprendendo il restante dal Governo. Il Centro Studi Promotor stima che, grazie agli incentivi, in tutto l’anno si venderanno 200.000 auto in più. Inoltre, che l’intero 2022, si chiuda con 1.336.682 autovetture immatricolate.
Le prime reazioni a questi numeri
L’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica ha espresso in una nota il desiderio di supportare adeguatamente la diffusione delle vetture elettrificate, accelerando il processo di decarbonizzazione della mobilità, attraverso l’inclusione nella misura del comparto del noleggio.
Per l’UNRAE, associazione di categoria del settore automotive dalle case automobilistiche estere che in Italia distribuiscono, la situazione immatricolazioni è ancora allarmante. In un comunicato recita: “Si tratta di un livello infimo che è inferiore dell’8,3% al risultato del 2021, del 30,3% al risultato del 2019 e di ben il 38,5% al livello medio degli anni precedenti la crisi dei mutui sub prime innescata nel 2007 dal fallimento di Lehman Brothers. La previsione è fortemente allarmante tanto più che l’obiettivo è stato raggiunto a fatica solo grazie allo stanziamento da parte del Governo di incentivi auto 2022“.