Prezzo benzina Italia, si torna a toccare i 2 euro al litro. Alessandro Zavalloni, segretario della Fegica Cisl (Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini), è intervenuto sul tema ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.

Prezzo benzina Italia

“Il problema è che siamo in auto senza guida -ha affermato Zavalloni. Il controllo sulle dinamiche dei prezzi del barile, dei controlli finiti, non esiste. Non c’è alcun tipo di controllo. Ricordo quando ero ragazzo gli Usa decidevano se doveva succedere qualcosa anche sui mercato. Oggi se gli Usa provano a dare dei segnali questi non vengono assolutamente colti. Siamo su un’auto lanciata a tutta velocità senza nessuno alla guida. Qualcuno andrà a sbattere e qualcun altro specula. Non è vero che il mercato si autoregola, c’è sempre bisogno di un governo. D’altra parte poi ci sono una serie di scelte politiche fallimentari. Noi come Italia eravamo nelle condizioni di aver surplus lunghi sui prodotti finiti dopo la raffinazione e l’Europa altrettanto. In circa 15 anni, senza alcun tipo di programmazione, noi siamo finiti per essere dipendenti anche con le importazioni di prodotti finiti”.

Speculazione

“La speculazione è naturale e del tutto legittima in termini generali, il problema di un organismo sano non può essere certamente il fatto che non prende l’influenza e sopravvive perché ha anticorpi necessari per batterlo. Se muore di influenza, non è morto di influenza, ma di mancanza di anticorpi. La speculazione, seppure fosse una malattia, non è la speculazione della morte, è che non c’è un sistema di controllo. Un nuovo intervento sulle accise non è sufficiente, ma è indispensabile”.