Come di consueto, il recap del 98esimo giorno di guerra in Ucraina. Sul fronte bellico è ormai prossima alla resa la città di Severodonetsk, che di fatto consegnerà il Donbass alla Russia. Molto attivo invece il fronte diplomatico, con il ministro degli Esteri russo Lavrov che ha parlato dall’Arabia sulla questione grano. In Occidente, importante incontro tra il capo Onu Stoltenberg e il segretario americano Blinken.

Recap guerra in Ucraina, le parole di Lavrov

Il recap del 98esimo giorno di guerra in Ucraina parte dalle dichiarazioni rilasciate dal ministro russo Sergey Lavrov a Riad, in Arabia Saudita. Il braccio destro di Putin conferma che la Turchia sminerà lo stretto del Bosforo e dei Dardanelli per consentire lo sblocco del grano dai porti ucraini:

La Russia non crea problemi, continuano a impegnarci per creare corridoi umanitari in cui possano transitare le navi cariche di grano“.

Per quanto concerne la visione del Cremlino, Dmytro Peskov torna ad ammonire gli alleati dell’Ucraina sulla fornitura di armi:

Se gli Usa dovessero fornire lanciarazzi a lungo raggio è improbabile che l’Ucraina voglia davvero riprendere i colloqui di pace. Le nostre agenzie competenti stanno valutando i rischi di un possibile attacco nei nostri confronti“.

Severodonetsk al collasso, resa sempre più vicina

Sui campi di battaglia si continua a combattere senza sosta, con la Russia che ha ormai il controllo totale del Donbass dopo la caduta ormai prossima di Severodonetsk. Lo raccontano il ministro della Difesa ucraino e il sindaco della roccaforte di Luhansk:

Gli scontri continuano. Il nemico ha raggiunto il centro di
Severodonetsk e sta cercando di prendere piede lì per raggiungere il confine della regione di Lugansk. Da una settimana i russi bombardano senza sosta e ora si combatte nelle strade, nelle case. I soldati ucraini stanno difendendo con orgoglio ogni angolo, ma rischia di finire male“.

Intanto anche Mykolaiv comincia a cedere all’esercito russo, attraverso continui bombardamenti. Qui la situazione rimane più tranquilla, mentre continua a salire il bilancio delle vittime. Il direttore dell’Oms, Tedros, afferma che prosegue senza sosta l’invio di medici e farmaci:

Il sistema sanitario dell’Ucraina è messo sotto pressione, anche per questo motivo continuiamo a fare appello alla Russia per porre fine alla guerra“.

Stoltenberg e Blinken discutono del veto di Ankara

Sul fronte diplomatico si registra un importante colloquio tra la Jens Stoltenberg, segretario Nato, e Antony Blinken, segretario di Stato Usa. Stoltenberg ha dichiarato che organizzerà un incontro a Bruxelles tra le delegazioni diplomatiche di Turchia, Finlandia e Svezia per sbloccare il veto imposto da Erdogan sull’ingresso di paesi scandinavi.

Intanto Olaf Scholz torna alla carica su Putin, in un tira e molla assai difficile da decifrare:

Putin non vincera’ questa guerra, il nostro obiettivo rimane la difesa e la vittoria ucraina“.

Come già preannunciato ieri, Gazprom ha interrotto le forniture di gas in Danimarca. La danese Orsted si è rifiutata di pagare in rubli e, pertanto, ha cessato di ricevere rifornimenti da Mosca.