Il mondo del gaming in Francia sta vivendo, in queste ore, un momento di profondo, quanto grottesco, cambiamento. Ha fatto il giro del web la notizia della ”riforma” linguistica francese volta ad eliminare dal linguaggio videoludico le espressioni di origine inglese riguardanti il settore gaming, da sempre parte fondamentale di questa cultura.
Stando a quanto dichiarato dal Ministero della Cultura, protagonista di questo movimento per la ”preservazione” della lingua, i numerosi anglicismi fungerebbero attualmente da barriera per i nuovi giocatori. Secondo questa linea di pensiero sarebbe sempre più difficile avvicinarsi al mondo del gaming in Francia (un gatekeeping linguistico che, stando ai giocatori, in realtà parrebbe tutt’altro che poco inclusivo). In Francia, però, questo non risulterebbe essere un tema nuovo. Appena 5 anni fa, l’Académie Française aveva proposto alcuni termini sostitutivi per i tecnicismi del mondo dei videogiochi.
La Francia contro gli anglicismi nel Gaming
Tra le proposte che più hanno fatto scalpore in community sicuramente la rimozione della parola ”esport”, da sostituirsi invece con l’espressione ”jeu video de competition” (letteralmente videogioco competitivo), e della parola “streamer” al posto della quale si propone invece “joueur-animateur en direct” (trad. giocatore d’intrattenimento in diretta). Presi di mira anche i professionisti che lavorano nel campo del gaming, i cosiddetti ”pro-player”, per i quali si propone invece una traduzione letterale, ossia ”joueur professionnel” (giocatore professionista).
Il tutto arriva proprio dopo l’ufficiale endorsment del presidente Emmanuel Macron durante le ultime elezioni francesi. L’attuale presidente della Francia Emmanuel Macron, infatti, avrebbe puntato forte sugli eSports (o, da adesso, “jeu video de competition”), dicendo di voler vedere alle Olimpiadi nel 2024 le CS:GO Majors, League of Legends World Championships e l’International di DOTA 2.
Macron ha spiegato che intende promuovere la cultura del gaming in Francia, chiamando la nazione di cui è alla guida “Il paese per i videogiochi” aggiunge “Infine non voglio dimenticarmi degli eSports, un altro campo di eccellenza francese con team come Team Vitality o Karmine Corp. Su questo abbiamo un’opportunità storica: i giochi olimpici del 2024. Sta a noi la responsabilità di stabilire un collegamento tra le Olimpiadi di entrambi i mondi, presentando i più grandi eventi eSports del mondo”.
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