Weekend del Mugello che ha entusiasmato soprattutto il pubblico da casa: i tifosi presenti al circuito infatti sono stati solo 74.078 (10.815 venerdì, 19.602 sabato, 43.661 domenica), meno della metà dei biglietti venduti per la gara pre-pandemia.

I dati sono allarmanti considerando che, insieme a Losail, il Mugello è il circuito che ha fatto registrare meno presenze.

Flop di biglietti al Mugello: il confronto con le altre piste

Boom in Francia dove nel weekend 13-15 maggio hanno presenziato 225.000 appassionati, anche in Spagna a Jerez i tifosi hanno fatto sentire il loro calore: 123.000 cuori battevano a bordo pista.

Il problema è prettamente italiano e si può imputare soprattutto alla crisi economica ma anche a VR46, che anche se non più competitivo come ai tempi d’oro, era uno che i biglietti li vendeva.

Gp del Mugello: le cause degli spalti vuoti

Francesco Bagnaia ha trionfato al GP d’Italia ed Enea Bastianini ha già vinto tre vinto, ma le Ducati sembrano non attrarre il pubblico. Nemmeno il meteo può essere una scusante, nel 2009 sotto l’acquazzone 123.000 persone riempirono il circuito. La questione biglietti non è da sottovalutare e sicuramente la Dorna trarrà le sue conclusioni.

Forse si può imputare parzialmente la colpa ai prezzi: un posto prato 90 euro, la tribuna dai 170 ai 310 euro, l’abbonamento prato peril weekend 150 euro, quello per la tribuna da 220 euro. Il biglietto campeggio per il camper era di 100 euro.

“L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno sono le immagini televisive con le tribune vuote”, ha dichiarato Carmelo Ezpeleta, AD Dorna, a fine gara.

Resta da capire il futuro della gara toscana, con la speranza che il poco pubblico non portino l’organizzazione a decisioni drastiche, il rischio nel medio periodo è di vedere spostare la gara lontana dal nostro paese Mugello: il contratto scade nel 2026.

I talenti non mancano, va trovato il modo per ridare quella magia che ha riempito per anni i circuiti nostrani.