Il telefonino ci dà il buongiorno, il telefonino ci dà la buonanotte
La netta maggioranza degli italiani (66,1%) usa lo smartphone a letto, al risveglio o prima di dormire. Secondo uno studio dell’Eurispes la maggioranza lo utilizza mentre guarda la televisione (54,4%) e mentre è in bagno (53,6%); la metà del campione a tavola mentre mangia da solo (50,3%) e il 26,5% anche quando si trova a tavola in compagnia. Sono i dati che emergono dal Rapporto Italia 2022 nel capitolo ‘Consumi e stili di vita tra presente e futuro’ sul fronte della digitalizzazione della vita quotidiana. In tanti utilizzano il cellulare mentre camminano (42,7%). Il 37% del campione fa ‘selfie’ e li pubblica sui social network (fenomeno che dilaga soprattutto nella fascia di età più giovane: 71,5%). Circa un terzo (32,2%) lo usa quando è fermo ai semafori, ma quasi un quarto (23,9%) anche mentre guida: la quota risulta maggioritaria o quasi tra i giovanissimi. Il 28,2% ha l’abitudine di geolocalizzarsi e pubblicarlo sui social, rendendo pubblico dove si trova.
Sul comodino una volta c’era il libro, oggi lo smartphone
Il confronto con le risposte fornite nel 2018, secondo l’Eurispes evidenzia un più frequente utilizzo del cellulare a letto (dal 59,2% al 66,1%) e in bagno (dal 45,3% al 53,6%).
“Il cellulare ha soppiantato il libro sulla maggioranza dei comodini, a tutte le età, insieme a molto altro, dalla concentrazione alla capacità di rivolgere attenzione agli altri e all’ambiente circostante. Tuttavia, l’utilizzo di adulti e, ancor più, anziani, è meno totalizzante. I ragazzi sembrano aver difficoltà a staccare lo sguardo, anche solo per poco, dagli smartphone, per noia o timore di ‘perdere qualcosa’”, commenta Eurispes. E mentre aumenta il tempo dedicato a guardare il telefonino diminuisce quello per incrociare lo sguardo di chi abbiamo davanti. E non è una buona pratica.
Stefano Bisi