Ieri il parlamento ucraino, la Verkhovna Rada dell’Ucraina, ha rimosso dal suo incarico Lyudmila Denisova, commissario parlamentare per i diritti umani.
La mossa per licenziare Denisova è arrivata dopo l’indignazione per la formulazione usata nei rapporti pubblici su presunte aggressioni sessuali commesse da russi, così come la presunta diffusione in quei rapporti di informazioni non verificate. Nonostante le accuse dell’Ucraina, il Cremlino ha ripetutamente negato che i soldati russi abbiano commesso crimini di guerra o aggressioni sessuali durante l’invasione.
La lettera: “Pubblicare stupri con cautela”
La scorsa settimana, i media e i giornalisti ucraini hanno firmato una lettera aperta in cui chiedevano che i rapporti su stupri e aggressioni sessuali fossero “pubblicati con cautela”, in particolare quando coinvolgevano bambini, secondo una traduzione inglese della lettera.
La lettera aperta affermava anche che “è importante capire che i crimini sessuali durante la guerra sono uno strumento di genocidio, uno strumento di guerra senza regole, ma non possono servire da materiale illustrativo per infiammare le emozioni del pubblico“.
Lyudmila Denisova rimossa dall’incarico
Lyudmila Denisova, commissaria per i diritti umani del parlamento ucraino, non ricoprirà più il suo ruolo di commissionario dei diritti umani. La colpa? Aver gestito le accuse di aggressione sessuale russa in Ucraina.
La lettera dei giornalisti indicava come i resoconti di Denisova fossero entrati nei minimi dettagli sul presunto stupro di bambini. Alcuni di appena 6 mesi, da parte di russi.
La lettera ha anche criticato Denisova per aver incluso i dettagli di casi che secondo i giornalisti non erano stati verificati. Nella letta si chiede inoltre di “controllare i fatti prima della pubblicazione” e di “divulgare solo informazioni per le quali ci sono prove sufficienti”.
Le motivazioni della rimozione dell’incarico
Un membro del parlamento ucraino, Pavlo Frolov, ha fornito una serie di ragioni per cui Denisova è stata rimossa. Tra le ragioni, “i numerosi dettagli di reati sessuali innaturali” e abusi sessuali su minori nei territori occupati.
Ha anche affermato che altri motivi per la rimozione dal suo incarico includevano “il ripetuto mancato adempimento dei suoi doveri relativi alla creazione di corridoi umanitari“.
Ukrainska Pravda ha anche riferito che più di 230 dei 450 membri dell’organo legislativo hanno votato a favore della rimozione di Denisova. Non è chiaro chi assumerà il posto in questo momento.