Gianmarco Tamberi torna a vincere al Golden Spike di Ostrava regalando una splendida performance nel meeting World Continental Tour. L’azzurro ha saltato per 2.30m superando il rivale brasiliano Fernando Ferreira in un testa a testa molto emozionante.

Il prossimo appuntamento è fissato ora per il Golden Gala che andrà in scena a Roma il prossimo 9 giugno. Nell’occasione, Gimbo potrà provare il salto a 2.34m che a Ostrava ha tentato – senza successo – per ben tre volte. Nonostante tutto, alla fine Tamberi è riuscito a chiudere in cima alla classifica visto che il suo rivale si è fermato a 2,27 riscattando così la pessima prova alla Diamond League.

Un successo che vale anche come regalo di compleanno, visto che proprio domani l’azzurro festeggerà i suoi 30 anni.

Le parole di Gianmarco Tamberi dopo il successo alla Golden Spike di Ostrava

Naturalmente non poteva essere più soddisfatto di così il nostro Tamberi che al termine della sua gara ha commentato:

“Sono contento, ci voleva proprio questo risultato perché avevo cominciato la stagione in maniera un po’ zoppicante. Oggi ero super carico, mi sono sentito veramente bene in riscaldamento e ho iniziato la gara con la convinzione di poter saltare molto in alto. Poi in realtà ho un po’ pasticciato con la tecnica, i salti del pre-gara li considero i migliori, insieme al primo dei tre tentativi sbagliati a 2-34. Comunque oggi era fondamentale saltare almeno 2.30. Questa misura avrei voluto farla a Trieste per regalarla al pubblico italiano ma ora penso soltanto al Golden Gala: non vedo l’ora di sentire il calore del tifo, le curve e le tribune piene di passione, sarà qualcosa di unico”

Infine, un passaggio sul suo trentesimo compleanno:

“Qui a Ostrava, insieme alla scarpa d’oro, mi hanno anche regalato una torta al cioccolato, temo però che non potrò mangiarla. Torno domattina in Italia e sicuramente festeggerò con Chiara e con i miei amici. Il regalo più bello, per ora, è la foto mandata dalla ditta che sta facendo i lavori nella mia nuova casa ad Ancona: hanno appena montato il canestro da basket…”