Giorni frenetici in ambito energetico, dall’approvazione dell’embargo al petrolio russo fino al tetto sul prezzo del gas. A fare il punto in casa Italia interviene Claudio Descalzi, ad di Eni, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera:
“Fissare un tetto al prezzo del gas è possibile purché sia una misura temporanea. In questo modo avremmo la capacità di rifornire più rapidamente gli stoccaggi di gas oltre che di poter calmierare i prezzi“.
The MoU represents a further step in strengthening Italy/Algeria energy cooperation and it helps us diversifying energy sources with a focus on #decarbonisation. It also covers the technical and economic evaluation for a green #hydrogen pilot project https://t.co/vJOefpYyrl pic.twitter.com/TKXlwJpeif
— eni (@eni) May 26, 2022
Descalzi (Eni): “Combattere la speculazione sui prezzi”
Con la recente approvazione del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che prevede l’embargo al petrolio, prende corpo il progetto di indipendenza dall’energia di Mosca. Sul capitolo gas, l’ultima novità riguarda lo stop alla fornitura verso l’Olanda, mentre per l’Italia gli scenari vengono illustrati da Claudio Descalzi, ad di Eni:
“A una situazione speculativamente eccezionale si deve rispondere con misure eccezionali, intervenendo a monte dove si realizzano ingiustificati superprofitti. Altrimenti il rischio è distruggere il mercato“.
Il numero uno della compagnia di bandiera sottolinea l’impegno della società, già ammirato in occasione della “missione africana” lo scorso mese.
“Stiamo facendo il massimo sforzo per aiutare le istituzioni, accelerando la produzione delle ingenti risorse di gas che abbiamo scoperto negli ultimi anni. L’obiettivo è quello di dirottarle verso l’Europa e verso l’Italia per sostituire completamente il gas russo nell’inverno 2024-2025″.
Eni ha investito 7 miliardi di euro negli ultimi sei anni
Successivamente, Descalzi si concentra sulle attività e sugli investimenti operati dalla compagnia, nell’ottica di soluzioni all’insegna della sostenibilità.
“Negli ultimi sei anni abbiamo investito 7 miliardi di euro per modernizzare le nostre tecnologie, sempre più all’avanguardia. Per noi decarbonizzazione significa azzerare le emissioni dell’intero sistema, fin dove possiamo intervenire. Produrremo energia non solo tramite le rinnovabili ma con idrogeno verde e blu, bio carburanti“.
“A livello internazionale, vogliamo mantenere rapporti consolidati con le popolazioni aldilà della guerra in Ucraina. Tutte le nostre scoperte sono condivise, puntiamo a garantire ogni risorsa laddove l’abbiamo scoperta. Per esempio in Libia rimane l’80% del gas. Europa e Africa dovrebbe collaborare in sinergia nella geopolitica mondiale“.