Bonus 200 euro colf e badanti. Il Decreto Aiuti, che nasce con l’obiettivo di adottare misure urgenti per contrastare gli effetti economici della crisi internazionale in Ucraina, ha introdotto un’indennità una tantum esentasse pari a 200 euro. La misura, disciplinata agli articoli 31 e 32, è destinata a lavoratori dipendenti e pensionati. A questi si aggiungono una serie di altri beneficiari del bonus 200 euro, tra cui colf e badanti.
Bonus 200 euro colf e badanti: come richiederlo
Per ottenere il Bonus 200 euro a luglio, i collaboratori domestici devono presentare domanda all’INPS. Possono farlo attraverso i CAF e patronati. Il requisito fondamentale per questa categoria è che il rapporto di lavoro sia in essere alla data del 18 maggio, entrata in vigore del provvedimento. Si attendono ancora le istruzioni per presentare la domanda all’INPS, ma i collaboratori domestici sono le uniche figure, fra le categorie di lavoratori che devono presentare domanda, ad avere la possibilità di procedere anche prima, rivolgendosi appunto a Caf e patronati.
Come avviene il pagamento
L’importo dei 200 euro sarà erogato dall’Inps con le modalità richieste dal beneficiario: solitamente INPS consente di scegliere tra bonifico su conto corrente o postale o pagamento in contanti presso un Ufficio postale. La somma non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini fiscali cioè è esente da tasse e contributi.
Bonus 200 euro lista beneficiari
Ecco tutti i beneficiari del bonus contenuto nel Dl Aiuti:
- lavoratori dipendenti pubblici e privati, compresi i lavoratori domestici e stagionali;
- lavoratori autonomi e liberi professionisti;
- pensionati;
- percettori di Reddito di Cittadinanza;
- disoccupati;
- lavoratori dello spettacolo;
- incaricati di vendite a domicilio.
Per ottenere il bonus, gli appartenenti a quasi tutte queste categorie devono avere percepito un reddito annuo nel 2021 che non superi i 35.000 euro. Gli unici per cui ancora non è stato definito un limite di reddito specifico sono gli autonomi e i liberi professionisti. Per cui il Decreto Aiuti si limita ad istituire un fondo ad hoc a copertura del beneficio a loro dedicato. Per loro dovrà intervenire un Decreto del Ministero del Lavoro adottato di concerto con il Ministero dell’Economia entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto Aiuti (17 giugno 2022). Vi terremo aggiornati sul punto.