Un giornalista francese è stato ucciso a Severodonetsk, nell’Ucraina orientale. Il giornalista è morto dopo che è stata colpita l’auto sulla quale viaggiava mentre era in corso l’evacuazione dei civili dalla città. Il governatore della regione di Luhansk, Serhiy Gaidai, ha dato la notizia su Telegram. Intanto i russi continuano l’attacco nella regione di Luhansk ma più in particolare nella città di Severodonetsk. Il sindaco della città ha dichiarato che le truppe russe sono già in città.

Giornalista francese ucciso in Ucraina: la cronaca dell’episodio

Il governatore di Luhansk ha scritto:

”Oggi il nostro veicolo blindato per l’evacuazione stava per prelevare 10 persone dalla zona ed è finito sotto il fuoco nemico. Le schegge dei proiettili hanno trafitto l’auto, un giornalista francese accreditato è stato ferito mortalmente al collo. Stava raccogliendo materiale sull’evacuazione, un poliziotto di pattuglia si è salvato perché indossava un elmetto”. 

L’identità del giornalista francese ucciso in Ucraina

Secondo il giornale online Ukrainska Pravda sostiene che si tratterebbe di Frédéric Leclerc Imhoff, giornalista del canale francese Bfm-tv. Il ministero della Difesa ucraino ha rilasciato la foto dell’accredito stampa del giornalista ucciso. Foto ricondivisa da diversi utenti sui social media. Tuttavia non ci sono conferme ufficiali sull’identità del giornalista francese ucciso in Ucraina. Nel frattempo la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna si trova a Kiev.

La battaglia di Severodonetsk

Il governatore Gaidai in precedenza aveva annunciato anche la morte di due civili e di cinque feriti a causa dei bombardamenti russi nella periferia di Severodonetsk. L’evacuazione dei civili è momentaneamente interrotta. Il governatore in mattinata ha dichiarato che nella si stavano  svolgendo “pesanti battaglie”. Le truppe russe sarebbero già entrate nella città.  A dichiararlo è Oleksandr Striuk, sindaco della città, attraverso “Associated Press”. Il sindaco teme che Severodonetsk  possa rivivere lo stesso inferno di Mariupol in quanto ci sono ancora 12–13mila civili in città. Inoltre ha fatto sapere che i russi hanno interrotto i rifornimenti di energia elettrica e le comunicazioni con l’esterno.

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