L’aeroporto di Foggia “Gino Lisa” di nuovo operativo. Con la riapertura, dopo 11 anni, di questo aeroporto la Puglia e l’Italia si arricchisce di un nuovo importante polo.
Aeroporto di Foggia “Gino Lisa”, di nuovo operativo
Si tratta in realtà di un gradito ritorno, annunciato più volte in passato e ora finalmente ufficiale: riapre l’aeroporto Gino Lisa di Foggia.
Rimasto chiuso al traffico civile per 11 anni, da settembre l’aeroporti di Foggia tornerà pienamente operativo a partire da fine settembre. Ad assicurare i voli è la compagnia greca Lumiwings che opererà con un Boeing 737 da 139 posti.
Si parte inizialmente su quattro rotte: Verona, Catania e Torino (con due voli settimanali) e Milano Malpensa con cinque voli settimanali.
L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a 150mila passeggeri l’anno, puntando molto anche sull’attrattiva turistica del Gargano sia dal punto di vista vacanziero sia religioso.
La presentazione
La notizia è stata pubblicizzata tramite una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il vicepresidente Raffaele Piemontese e il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile. “Avevamo preso un impegno e lo abbiamo mantenuto. La riapertura dello scalo punta alla crescita economica e turistica di questa meravigliosa provincia tutto l’anno”. ha affermato Emiliano.
Antonio Maria Vasile invece ha detto che: “partiranno subito i lavori per la ristrutturazione dell’aerostazione e completeremo anche i piazzali per questi nuovi aeromobili che sono di grandi dimensioni, oltre a una caserma dei Vigili del Fuoco. In più stiamo pianificando i 26 ettari dell’ex villaggio azzurro per rendere l’aeroporto di Foggia unico aeroporto auto sostenibile d’Italia”.
Nuovi obiettivi
Mancano ancora qualche mese alla riapertura dell’aeroporto di Foggia ma Gino Lisa Ferrara (Confesercenti Foggia) ha già parlato dei prossimi obiettivi: “Il traguardo è riqualificare le eccellenze enogastronomiche del territorio, il Gargano e le aree costiere, affrontare con decisione il problema degli spostamenti verso le aree interne per non accontentarsi più di un turismo mordi e fuggi, limitato alle principali località. Occorre puntare su un turismo in grado di offrire alle persone uno spaccato delle nostre eccellenze, del nostro stile di vita, del legame indissolubile tra bellezze naturalistiche e artistiche, tra enogastronomia e storia”.
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