Durante questi 2 anni di pandemia gli italiani hanno scoperto le tante problematiche legate all’utilizzo massiccio della tecnologia e di internet. Ormai tutti dalla generazione z ai più grandi hanno spremuto le infrastrutture italiane tra video chiamate e riunioni a distanza. Tante sono le compagnie che si sono battute a colpi di giga e di stabilità del sistema, ma ora arriva una novità. La Rete internet unica, rappresenta questa innovazione, con l’accordo tra due colossi come Tim e Open Fiber.

I dettagli della partnership per il progetto “Rete internet unica”

Entro cinque mesi il nostro paese potrà, secondo le previsioni, avere un’infrastruttura unica di ultima generazione per la gestione della fibra ottica. Dopo la firma, nella serata di domenica 29 maggio, ora bisogna formalizzare l’accordo tra Telecom, Open Fiber e Cassa Depositi e Prestiti, oltre che dai soci finanziari, sulla comune intenzione di integrare le infrastrutture, includendo anche la fondamentale rete primaria di Telecom. Uno degli ostacoli principali che ha rallentato l’accordo sono stati i 22 miliardi di debiti dell’ex monopolista Tim. Con la sottoscrizione dell’accordo per ora non vincolante, le parti si sono impegnate a negoziare in via esclusiva e in buona fede i termini e condizioni dell’operazione entro il 31 ottobre 2022.

Le problematiche relative a Tim

Il dettaglio non da poco dei debiti di Tim non riguarda solo le infrastrutture ma anche diversi fattori. Essendo un’azienda radicata sul territorio italiano si dovranno gestire i 42mila dipendenti di Telecom e l’azionariato della compagnia. Il miglioramento delle infrastrutture sarà quindi fondamentale per la riuscita del progetto. Anche perché altrimenti dopo 25 anni Il tutto dalla privatizzazione di Telecom lo Stato dovrà di nuovo intervenire.

Le prime reazioni in merito all’accordo

Cassa Depositi e Prestiti, Open Fiber e Tim hanno annunciato con questa nota il loro protocollo d’intesa: “L’obiettivo è la creazione di un solo operatore delle reti di telecomunicazioni, non verticalmente integrato, controllato da CDPE e partecipato da Macquarie e KKR, che consenta di accelerare la diffusione della fibra ottica e delle infrastrutture VHCN”. Secondo quanto deciso e comunicato dalle società, la scaletta è già fissata. Ci sarà “la separazione delle attività infrastrutturali di rete fissa da quelle commerciali di TIM” successivamente le modalità di evoluzione del progetto sono ancora in fase di definizione.