Il Papa, al termine del Regina Coeli, ha annunciato un nuovo Concistoro – per il 27 agosto – nel quale creerà ventuno nuovi cardinali: sedici gli elettori, gli altri cinque, avendo superato gli 80 anni, riceveranno dal pontefice la berretta rossa come forma di riconoscimento ma non voteranno in un futuro Conclave. Due gli italiani tra i nuovi cardinali elettori, il vescovo di Como mons. Oscar Cantoni e mons. Giorgio Marengo, origini cuneesi, primo vescovo della Mongolia, il più giovane tra le nuove porpore con i suoi 48 anni. Tra i nuovi cardinali, tre capi dicastero di Curia: l’inglese Arthur Roche, prefetto della Congregazione per il Culto Divino; il coreano Lazzaro You Heung-sik, prefetto della Congregazione del Clero; lo spagnolo Fernando Vérgez Alzaga, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Governatorato.
Le nuove nomine rappresentano un po’ tutto il mondo. Il Collegio cardinalizio oggi è composto da 208 porporati, di cui 117 elettori e 91 non elettori. Il 27 agosto salirà a 229 cardinali, di cui 131 elettori.
Inutile dire che tale decisione influenzerà anche il prossimo conclave, ovvero chi sarà il nuovo Papa. Fonti molto accreditate da oltretevere spiegano che “il preferito di Papa Francesco per la sua successione è Monsignor Parolin”, attuale segretario di Stato della Santa Sede, molto stimato da Bergoglio per le sue grandi doti relazionali e la sua profonda conoscenza dei rapporti internazionale, in particolare per quanto riguarda la Cina. Bergoglio in privato non perde mai l’occasione per parlarne bene e per lodarne le grandi capacità.
Ma c’è anche un altro “papabile”, in forte crescita proprio in questi giorni: Monsignor Zuppi appena voluto da Papa Francesco alla guida della CEI. Se farà bene come capo dei vescovi, “avrà molte chance in vista del conclave”, spiega chi lo conosce bene. Insomma, il prossimo conclave potrebbe essere un derby tutto italiano.