Milan-RedBird, la cessione è sempre più vicina. La chiusura dell’operazione tra l’attuale proprietà e il fondo americano dovrebbe concludersi questa settimana. Come annunciato nei giorni scorsi dal presidente uscente Scaroni, il passaggio di proprietà vedrà la sua deadline in queste concitate ore. Il nuovo aggiornamento sulla trattativa per la cessione della società è l’arrivo previsto in giornata a Milano di Gerry Cardinale, numero uno del fondo americano interessato al Milan. Una volta limati gli ultimi dettagli, si passerà alle firme dell’accordo preliminare per rilevare il club. Inizia, dunque, una nuova era per il mondo rossonero. Accettata da parte del fondo Elliott, l’offerta di 1,3 miliardi di euro proposta da RedBird.
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Milan, in settimana le firme per la cessione a RedBird
La cessione del Milan a RedBird sarà formalizzata, dunque, in questa settimana. Dopo il triennio che ha portato all’assestamento del quadro finanziario e al trionfo in campo sportivo, il fondo Elliott ha deciso di cedere la maggioranza delle quote del club rossonero, senza uscire definitivamente di scena. La proprietà attuale conserverà il 30% delle quote azionarie del club per i prossimi tre mesi, in attesa del closing definitivo. Una volta poste le firme in settimana per il passaggio di testimone della società rossonera, partirà l’iter per il passaggio delle quote. Saranno necessari circa tre mesi per chiudere l’operazione e aprire un nuovo ciclo. A una settimana dal ritorno dei rossoneri sul tetto d’Italia, il Milan si appresta a guardare al futuro con rinnovato entusiasmo e obiettivi sempre più prestigiosi da raggiungere.
La priorità per RedBird: il futuro di Maldini e Massara
Per la nuova proprietà, il primo nodo da sciogliere sarà quello relativo alla direzione sportiva. Maldini e Massara, protagonisti della costruzione del Milan che ha vinto lo scudetto in quest’ultima annata, vedranno il proprio contratto scadere il prossimo 30 giugno. Una situazione che aveva già palesato l’insofferenza di Maldini nei giorni scorsi. Il capo dell’area tecnica aveva denunciato il poco rispetto nei suoi riguardi da parte della proprietà e il desiderio di fare da garante per un Milan sempre più competitivo. Una volta delineata la nuova struttura societaria, ci sarà il fatidico incontro tra Maldini e Massara e i nuovi proprietari del club. Gran parte del futuro del nuovo progetto rossonero dipenderà dal futuro della storica bandiera rossonera.