Come si trasmette il vaiolo delle scimmie? Facciamo chiarezza con le faq del Ministero della Salute e con il parere del Prof. Pregliasco.

Come si trasmette il vaiolo delle scimmie

  • Il virus si trasmette attraverso un contatto stretto con un caso sintomatico. L’eruzione cutanea, i fluidi corporei (come liquido, pus o sangue da lesioni cutanee) e le croste sono particolarmente infettivi.
  • Ulcere, lesioni o piaghe della bocca possono essere infettive e il virus può diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet (goccioline respiratorie) in caso di contatto prolungato faccia a faccia (a maggior rischio gli operatori sanitari, i membri della stessa  famiglia e altri contatti stretti dei casi confermati).
  • Il vaiolo delle scimmie può essere trasmesso anche con contatto diretto tra le lesioni durante le attività sessuali.

Quali sono i sintomi

  • I sintomi del vaiolo delle scimmie comprendono di solito: febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia.
  • I segni più frequenti sono: linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee.
  • L’eruzione cutanea di solito inizia entro tre giorni dalla comparsa della febbre. Le lesioni possono essere piatte o leggermente rialzate, piene di liquido limpido o giallastro, possono formare croste, seccarsi e cadere. L’eruzione cutanea tende a concentrarsi sul viso, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Può anche essere riscontrata sulla bocca, sulla zona perigenitale e sugli occhi.
  • I sintomi in genere durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza trattamento.

L’opinione di Pregliasco

“Questo virus non è nuovo, lo conosciamo dal 1958 -ha affermato Pregliasco- è stato isolato da una scimmia, ma in realtà le vie principali di infezioni sono attraverso alcuni topi, scoiattoli, canidi, che morsicano il soggetto indice o con cui avviene un contatto di fluidi. L’unico dubbio che abbiamo adesso è che questo virus non abbia imparato a trasmettersi meglio da uomo a uomo. Di fatto siamo in una situazione che io credo non dovrebbe determinare un pesante problema di sanità pubblica nel futuro. Questa patologia si trasmette solo da un soggetto sintomatico ed è per ora molto limitata, si tratta di piccoli numeri in Europa. In questo momento dal punto di vista dell’opportunità di contenere questo virus sia opportuno essere il più attenti e fare il massimo possibile per evitare che questa patologia si diffonda”.