Numeri da capogiro quelli dell’Italia che, nel sequestrare i beni degli oligarchi russi, dove sono confiscati molte ville e yacht, circa il 20% dei loro possedimenti congelati. L’Ue ora valuta di confiscare definitivamente questi beni e usarli come risarcimento a Kiev per i danni subiti durante la guerra, ma l’operazione non è così facile come sembra.
A quanto ammonta il valore dei beni confiscati agli oligarchi russi
Sono 1093 le persone alle quali hanno sequestrato dei beni, numero che può salire in caso di un nuovo pacchetto di sanzioni: tra questi non ci sono solo gli oligarchi russi, ma anche bielorussi e gli ucraini delle repubbliche separatiste filo-russe. Secondo una stima fatta da Bruxelles, il valore delle confische effettuate a beni e conti correnti appartenenti alle persone fisiche è di circa di 10 miliardi di euro.
Il 20% di questi beni si trova in Italia, per un valore che si aggira intorno a 1,75 miliardi di euro: desiderosi di passare le vacanze nel nostro Paese, negli anni gli oligarchi russi hanno acquistato molti beni di lusso e storici, in particolare ville, yacht e appartamenti d’epoca. Tra i super ricchi di Mosca colpiti da questi sequestri c’è Alisher Usmanov, proprietario della casa editrice Kommersant, il magnate bielorusso Dmitry Mazepin e Andrej Melnichenko, al quale è stata sequestrata una barca da 530 milioni di euro.
Cosa fare con i beni sequestrati
I beni sequestrati agli oligarchi russi in Italia potrebbero contribuire, almeno in parte, a risarcire Kiev dai danni provocati dalla guerra. Idea promossa dalla Commissione Ue che, però, non è così semplice da realizzare visto che l’Unione europea si trova nel bel mezzo di una guerra economica.
Se da un lato l’Europa si sta impegnando a sequestrare, su base giuridica, bene ad aziende e soggetti russi, dall’altro Mosca non le mosse del proprio esercito, pronto a razziare le località conquistate, come potrebbe accadere all’acciaio della Azovstal. Inoltre, a bordo delle navi cargo nel porto di Mariupol ci sarebbero 20 tonnellate di acciaio, destinate anche all’Italia: i russi potrebbero rubarle e rivenderle ai Paesi che non hanno imposto le sanzioni contro di loro.
Resta difficile da realizzare l’idea di Bruxelles di sequestrare definitivamente i beni degli oligarchi, ma senza una condanna penale nei loro confronti è quasi impossibile che questo accada, visto che ogni Paese dell’Unione ha sistemi legislativi diversi che rendono rischiosa una simile operazione senza portare gravi conseguenze.
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