Nuovo colpo alla pirateria nel mondo del calcio. Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza ha concluso una nuova indagine per contrastare la pirateria tramite IPTV delle pay tv quali Sky e Dazn. L’Unità ha proceduto al sequestro di oltre 500 risorse Web e dei relativi 40 canali Telegram.
#GDF Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche ha condotto una nuova indagine per il contrasto del fenomeno della pirateria audiovisiva. Sequestrate 500 risorse web e 40 canali Telegram.#NoiconVoi pic.twitter.com/fyzGaxjgW7
— Guardia di Finanza (@GDF) May 28, 2022
IPTV, attualmente lo strumento sovrano della pirateria
Sempre meno margini per la pirateria audiovisiva nel mondo del calcio. Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza assesta un nuovo colpo al sistema illegale “IPTV”, bloccando oltre 40 canali sulla piattaforma Telegram. Acronimo di Internet Protocol Television, la tecnologia è in grado di diffondere in rete (in maniera illecita) contenuti protetti.
Ad allertare le autorità è stato il traffico intenso registrato su Telegram in occasione di eventi calcistici di punta, come la finale di UEFA Conference League e il turno conclusivo di Serie A. Un vero e proprio business milionario, esploso nel periodo più recente e immediatamente scovato dagli informatici delle Fiamme Gialle. Molti utenti, ingolositi dalla promozione, hanno così sottoscritto l’abbonamento completo per una manciata di euro mensili.
Dazn ribadisce l’importanza della collaborazione con le autorità
“La pirateria uccide il calcio” recita la slogan che viene prontamente diffuso quando si verificano episodi simile. E anche Dazn, detentrice dei diritti televisivi del nostro massimo campionato, si è espressa sulla vicenda tramite il Ceo Stefano Azzi:
“Come Dazn, rinnoviamo il nostro pieno sostegno alle Forze dell’Ordine impegnate quotidianamente a contrastare il fenomeno della pirateria. Una tendenza che ogni anno genera ingenti danni sull’industria dei media e dell’intrattenimento, poiché il valore del prodotto e dei servizi offerti diminuisce. Riteniamo che serva una maggiore sensibilizzazione sui rischi in cui si può incorrere se si percorre la strada della pirateria. Una campagna di comunicazione che illustri quali conseguenze comporta affidarsi alle IPTV“.
Un invito colto congiuntamente a Romano Righetti, General Counsel di Dazn Italia:
“Il Governo insieme alle Forze dell’ordine e a tutti i membri dell’industria audiovisiva sportiva dovrebbero rafforzare in modo adeguato e proattivo la loro cooperazione. La pirateria è un fenomeno che va contrastato o, quanto meno, mitigato in modo significativo facendo leva su tutte le competenze tecniche disponibili“.