Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna a parlare alla nazione nel consueto videomessaggio serale. Nel suo discorso alcune anticipazioni circa le probabili richieste che avanzerà al Consiglio europeo nella giornata di domani.
Had a phone conversation with ?? Prime Minister #MarioDraghi. Informed about the situation on the frontline. We expect further defense support from our partners. Raised the issue of fuel supply. Ways to prevent the food crisis were discussed. We have to unblock ?? ports together.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 27, 2022
Zelensky nel videomessaggio chiede compattezza all’Europa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky condanna con forza con nel tradizionale videomessaggio di chiusura gli attacchi russi sull’intero territorio nazionale:
“L’esercito russo ha lanciato attacchi assolutamente folli e dichiaratamente barbari nella regione di Sumy con missili e mortai. Basta questo affinché la Russia vada riconosciuta come uno stato terrorista. Il terrore è l’unico modo che la Russia conosce per portare avanti i suoi interessi e difendere le sue priorità. Terrore verso l’Ucraina, nel tenere in scacco il mondo su energia e grano. Cosa aspettarsi ancora? Solo come europei saremo in grado di fermare la politica di uno Stato come questo“.
Il presidente ucraino: “Ci riprenderemo il Donbass“
Spazio poi a un rapido aggiornamento sulle città più in difficoltà, accompagnato dal sentito ringraziamento verso chi continua a difendere la patria:
“Le aree chiave di lotta al fronte rimangono quelle attorno a Severodonetsk, ma la nostra difesa resiste. Sono grato a tutti coloro che continuano a resistere all’assalto degli occupanti. Lavoriamo tutti i giorni per rafforzare la nostra difesa, a partire dalla fornitura di armi. Naturalmente molto dipende dai nostri partner, da quanto sono disposti a fornire all’Ucraina il necessario per difendere la sua libertà. E io mi aspetto buone notizie a riguardo già la prossima settimana“.
Sul fronte delle altre notizie, il consigliere del ministro dell’interno ucraino, Viktor Andrusiv ha dichiarato che le forze ucraine hanno distrutto oltre il 30% dei moderni carri armati russi:
“Prima dell’inizio della guerra la Russia possedeva circa 3mila carri armati moderni e oltre il 30% di essi è stato distrutto dalle nostre truppe. Per questo motivo Mosca dovrà rimettere in servizio i vecchi carri armati di progettazione sovietica T-62, risalenti agli anni ’70“.