With Chancellor Olaf Scholz, we spoke by telephone today with President Vladimir Putin.Any solution to the war must be negotiated between Moscow and Kyiv, with due respect for the sovereignty and territorial integrity of Ukraine.
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) May 28, 2022
La nota stampa dell'Eliseo fornisce invece informazioni sulla situazione del grano bloccato nei porti ucraini. Dopo l'iniziale ok di Mosca ad aprire un corridoio sul Mar d'Azov da Mariupol, il Cremlino sembrerebbe aver dirottato le operazioni a Odessa, di fatto ultima roccaforte ucraina sul Mar Nero. Si attende che sia creato un passaggio in sicurezza per consentire alle navi di uscire indenni.
Altrettanto dura da ascoltare è la proposta avanzata dai Capi di Francia e Germania circa il destino dei militari ancora asserragliati nell'acciaieria Azovstal. Le agenzie di stampa russa si limitano ad affermare che l'evacuazione delle popolazioni dalle città è stata portata a termine rispettando le convenzioni internazionali.
Un altro fronte che non registra passi in avanti è quello della pace. Mosca continua infatti nella litania secondo cui è Kiev a negare ogni progresso di mediazione:
"La Russia è pronta a riprendere il dialogo in qualsiasi momento. Tuttavia, la fornitura di armi all'Ucraina da parte dell'Occidente rischia di destabilizzare la situazione e di aggravare la crisi umanitaria".
Intanto da oggi Kherson è a tutti gli effetti una città filorussa. Instaurata l'ora legale di Mosca, un'ora avanti rispetto a quella ucraina, e chiusi i confini con il resto del Paese.