L’agenzia di rating internazionale Fitch ha diramato nella notte italiana le sue stime per quanto riguarda l’economia del nostro Paese. Fitch prevede una “crescita del Pil” italiano “contenuto nei prossimi trimestri, a causa delle ricadute economiche della guerra in Ucraina. L’aumento dei prezzi dell’energia, il calo dei redditi reali, il deterioramento della fiducia di imprese e famiglie e la debolezza della domanda esterna sono gli elementi chiave dello shock avverso“.
I dati sull’Italia
La previsione di crescita del Pil di Fitch è del 2,7% nel 2022, che riflette principalmente un effetto trascinamento dal 2021 e del 2,3% nel 2023. I rischi sono decisamente al ribasso, a causa dell’impatto della guerra e delle sanzioni contro la Russia, attraverso ad esempio, un taglio alle forniture di gas o ulteriori interruzioni della catena di approvvigionamento, di prezzi dell’energia più elevati e carenza di materie prime.
Rating, per l’Italia BBB
Fitch ha inoltre confermato il rating dell’Italia a BBB, l’outlook è stabile. “Sul rating pesano un debito pubblico molto elevato e prospettive di crescita economica deboli. Il rating è sostenuto da un’economia diversificata e ad alto valore aggiunto, dall’appartenenza all’Eurozona e dal surplus delle partite correnti oltre a un Pil pro capite molto maggiore rispetto alla media degli altri paesi“.