Il vaiolo delle scimmie inizia a spaventare. Dopo i 200 casi registrati in Paesi del mondo dove di solito il virus non circola, anche le istituzioni sanitarie internazionali iniziano a puntare la lente di ingrandimento su queste segnalazioni. Fra queste, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“Niente panico ma potrebbe essere la punta dell’iceberg”

“Non sappiamo se stiamo solo vedendo la punta dell’iceberg”.

Sono le parole, nel corso di un briefing, di Sylvie Briand, responsabile dell’Oms per la prevenzione e la preparazione alle epidemie e alle pandemie. Gli esperti, ha aggiunto, stanno ora cercando di capire le cause di questa “situazione insolita“, ma dalle prime risultanze non sembra che il virus sia cambiato o mutato e, secondo Briand, è ancora possibile fermarne la diffusione. “Se mettiamo in atto le misure giuste, probabilmente possiamo contenerlo facilmente”.

L’Oms invita alla calma

La stessa Oms ha invitato a non “cedere al panico” per i casi di monkeypox. Nonostante la calma predicata dall’Oms, l’Unione Europea starebbe però acquistando circa 50.000 dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie da somministrare alla popolazione. Un portavoce della Commissione Europea ha precisato che “la vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie sarà limitata a casi molto specifici poiché la trasmissibilità e il rischio del virus non sono paragonabili al Covid”. L’Italia comunque, secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa “ha già a disposizione 5 milioni di dosi antivaiolo in caso di necessità”.

Vaiolo delle scimmie, la situazione italiana

È stato isolato presso il laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, il monkeypoxvirus responsabile dell’epidemia presente in Europa del vaiolo di scimmie. “Questo rappresenta – spiega la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti – un importante risultato per la ricerca scientifica in quanto sarà possibile saggiare l’attività di farmaci antivirali e testare la risposta anticorpale dei pazienti che hanno contratto l’infezione e della quota di popolazione vaccinata contro il virus del vaiolo”. Intanto anche la Liguria registra un sospetto caso di infezione, che poi però ha dato esito negativo. Come confermato però dall’infettivologo Matteo Bassetti: “La ragazza di 24 anni con ‘sospetto’ vaiolo delle scimmie resterà in isolamento. Domani mattina partirà il test per lo Spallanzani di Roma, laboratorio di riferimento nazionale”. Il direttore della clinica di malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova però evidenzia come “la ragazza, pur avendo un test negativo, presenta sintomi della malattia e proviene dalle Canarie, quindi c’è anche il link epidemiologico”.