Oggi c’è stata una chiamata tra Draghi e Zelensky. Dopo Vladimir Putin, Draghi ha chiamato anche il presidente dell’Ucraina. Il tema principale anche oggi è stato quello di sbloccare le esportazioni di grano dall’Ucraina per far fronte alla crisi alimentare che minaccia i Paesi più poveri del mondo. Il presidente ucraino Zelensky ha apprezzato molto l’impegno del Premier e di tutto il governo italiano. Zelensky ha anche concordato con Draghi di continuare a confrontarsi sulle possibili soluzioni a questo delicato problema.

La chiamata Draghi-Zelensky: i punti chiave

Nella chiamata i due leader hanno discusso principalmente dell’export di grano e della necessità di fare il possibile per sbloccare i porti. Inoltre si è anche parlato anche degli sviluppi della guerra e della situazione delle regioni orientali del paese. Durante il colloquio Draghi ha assicurato a Zelensky e all’Ucraina il totale appoggio del governo italiano. Il presidente ucraino ha anche sollevato il problema dell’approvvigionamento di carburante. Dopo il colloquio Zelensky ha anche scritto su Twitter:

“Ho avuto una conversazione telefonica con il Primo Ministro italiano #MarioDraghi. Informato sulla situazione in prima linea. Ci aspettiamo ulteriore supporto per la difesa dai nostri partner. È. stato sollevato il problema dell’approvvigionamento di carburante. Sono stati discussi i modi per prevenire la crisi alimentare. Dobbiamo sbloccare i porti ucraini insieme.”.

La chiamata di ieri con Putin

Ieri il presidente Draghi aveva avuto un colloquio telefonico con Vladimir Putin e alla fine il premier aveva detto di non aver visto degli spiragli di pace dalle parole di Putin. Il presidente russo ha dichiarato che per sbloccare l’export del grano ucraino vuole la revoca delle sanzioni. Putin ha sostenuto anche che le sanzioni stanno causando la crisi in quanto la Russia è uno dei maggiori esportatori di grano al mondo.

Dalla chiamata è emersa anche la disponibilità della Russia a fornire ininterrottamente gas all’Italia. Secondo le agenzie russe, Putin avrebbe anche dichiarato che a rendere insicura la navigazione nel Mar Nero sono gli ucraini e non i russi.

Salvini ipotizza un viaggio a Mosca, ma la Farnesina smentisce

Nel frattempo, Salvini ha parlato dell’intervento del Premier italiano con Putin, confermando la buona direzione di Mario Draghi nel cercare di intraprendere una linea diplomatica diretta con il presidente russo:

“Draghi ha fatto bene a chiamare Putin e io ce la sto mettendo tutta.

Secondo quanto riportano alcune fonti, il leader della Lega avrebbe ipotizzato anche un viaggio a Mosca per parlare di cessate il fuoco, della questione relativa alla crisi alimentare e per mantenere un dialogo forte con Putin. La Farnesina, dal suo canto, ha però smentito di essere a conoscenza di qualsivoglia viaggio in Russia da parte del numero 1 del Carroccio.

Letta risponde a Salvini: “Lui a Mosca? Va dove gli batte il cuore”

In serata, sono arrivate anche le dichiarazioni di Enrico Letta che ha invece commentato in questa maniera la volontà di Salvini di volare in Russia:

“Mi stupisce arrivi così tardi perché va dove naturalmente gli batte il cuore fin dall’inizio. Evidentemente lo considera un luogo dove andare.”

Poi, una chiosa sull’operato di Draghi:

“Il Pd sostiene il governo Draghi per la pace. Iniziative strampalate alla Salvini non hanno alcuna utilità. Servono a lui per ritrovare la sua identità.”