Dopo aver saltato sostanzialmente tutta la stagione NBA causa infortunio, Zion Williamson sembra finalmente essere pronto al rientro. Non tanto in questi mesi – poiché la stagione dei New Orleans Pelicans è terminata al primo turno Playoff – quanto perché la compagine della Louisiana è attesa ad una offseason importante per costruire intorno alla sua stella. Secondo quanto riporta ufficialmente la franchigia, il giocatore si allenerà, da oggi, senza restrizioni:

“Recenti immagini diagnostiche del quinto metatarso del piede destro di Zion Williamson mostrano un continuo miglioramento. Il giocatore è ora autorizzato a giocare e allenarsi senza nessun tipo di restrizione”

NBA, i numeri di Williamson

I Pelicans non vedono l’ora di riavere sul parquet Williamson. Guardando ai numeri, nella precedente regular season l’ala aveva chiuso con una media di 27 punti, 7.2 rimbalzi e 3.7 assist ad allacciata di scarpa, tirando con il 61% dal campo. Statistiche che fanno capire le potenzialità di un giocatore attesissimo. Negli scorsi anni, quando Zion giocava in NCAA, il lungo era stato accostato – in termini di hype – addirittura a LeBron James. I numerosi infortuni, però, lo stanno limitando parecchio.

Williamson, lo ricordiamo, ad inizio stagione è stato dichiarato indisponibile dopo una frattura da stress al piede avvenuta durante la scorsa offseason. Nel frattempo NOLA, prima della trade deadline di febbraio, si è mossa sul mercato, rafforzando il proprio backcourt, facendo atterrare in città un giocatore come CJ McCollum. Con l’ex di Portland, insieme alla qualità di Brandon Ingram – in netta crescita – ed un Zion Williamson in completa forma, i Pelicans potrebbero sognare in grande nelle prossime annata.

NBA, Williamson e il nodo rinnovo

Peraltro, il giocatore vede il suo contratto avvicinarsi alla scadenza. E NOLA deve prendere una decisione: rinnovarlo al massimo previsto o lasciarlo andare poiché troppo fragile? Il giocatore sembra avere le idee chiare:

“Se mi viene proposta l’estensione contrattuale non aspetterei un secondo a firmarla”.

David Griffin – presidente delle basketball operations – ha però predicato calma:

“Per il momento ci concentriamo sulla sua salute: vogliamo che stia bene e che sia al massimo. Poi quando sarà il momento parleremo del contratto: sarà una bella sfida, ma siamo pronti ad affrontarla”.