Gli Stati Uniti si confermano il partner più attivo dell’Ucraina dopo che il presidente Joe Biden ha deciso di rifornire Kiev con un nuovo pacchetto di armi. L’amministrazione è al lavoro per cercare di snellire i tempi e fare in modo che la consegna possa avvenire già la prossima settimana. Lo riportano fonti interne alla Cnn.
“La Casa Bianca è favorevole all’invio dei sistemi missilistici avanzati come parte di un più ampio pacchetto di assistenza militare e di sicurezza, che potrebbe essere annunciato già la prossima settimana“.
The Biden administration is preparing to step up the kind of weaponry it is offering Ukraine by sending advanced, long-range rocket systems that are now the top request from Ukrainian officials, multiple officials say https://t.co/lhRX6c0Twz
— CNN International (@cnni) May 26, 2022
Biden aumenta il carico con un nuovo pacchetto di armi in Ucraina
Prosegue la spinta americana al fianco dell’esercito ucraino. Joe Biden è pronto ad alzare il tiro aumentando la portata degli armamenti a sostegno di Kiev varando un nuovo pacchetto pronto a decollare verso l’Europa.
All’interno della lista spiccano sistemi missilistici a lungo raggio, i cosiddetti MLRS, che il presidente Zelensky continua a chiedere a gran voce. Grazie a simili strumenti l’esercito ucraino migliorerebbe sensibilmente la dotazione tecnologica in suo possesso, avendo a disposizione armi in grado di colpire anche a lunga distanza. Per l’Ucraina significherebbe dare una risposta al nemico in un momento di oggettiva difficoltà.
Zelensky ha inoltre fatto richiesta de sistema HIMARS, complementare al MLRS, ma adattabile alle stesse munizioni. Da capire come verrà interpretato da Mosca un passo così netto, dopo che Lavrov ha avvisato l’Occidente di una possibile escalation in caso di attacco.
Washington al lavoro su grano e sanzioni economiche a Mosca
Intanto Washington lavora su altri due fronti, quello dell’export di grano e quello economico. Sul primo è intervenuto il portavoce della Difesa, John Kirby, sostenendo che Vladimir Putin sia intenzionato a scatenare una profonda crisi alimentare:
“Mosca usa il cibo come arma. Continuiamo a discutere con i nostri partner internazionali e gli alleati su come rispondere al meglio a questo scenario“.
Nonostante ciò il leader del Cremlino ha respinto le accuse, definendole infondate. Più grave per la Russia è la prospettiva economica, dopo le decisioni assunte ieri dalla Banca Centrale e lo stop alla proroga del pagamento dei bond in dollari. Il rischio default rimane dunque sullo sfondo, come sottolinea Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca:
“Le misure assunte dagli Stati Uniti contro la Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina potrebbero provocare il default dell’economia russa. Al contrario, l’impatto sull’economia Usa e quelle del resto del mondo sarà minimo“.