La notizia più importante del 92esimo giorno di guerra in Ucraina è la telefonata tra Draghi e Putin. Il premier italiano ha cercato di sbloccare le esportazioni di grano con una chiamata al presidente russo. Dal fronte si registrano morti nel bombardamento a Kharkiv. Lavrov, ministro esteri russo, dichiara che le forniture di armi a Kiev peggioreranno le cose. Infine la chiesa ucraina chiede la rimozione di Kirill dal suo incarico.
Guerra in Ucraina il colloquio telefonico tra Draghi e Putin
La chiamata tra Draghi e Putin non lascia molte speranze di pace al Premier italiano. Il motivo della chiamata è stato la crisi alimentare che il blocco dell’export ucraino sta causando. Putin sostiene che senza sanzioni la Russia potrebbe esportare il suo grano e chiede la revoca delle sanzioni per sbloccare la crisi alimentare. Draghi ne parlerà nel prossimo summit europeo. Putin ha anche dichiarato che la Russia può fornire ininterrottamente gas all’Italia.
Guerra Russia-Ucraina: le notizie dal Fronte
La marina russa ha rimosso le mine dal porto di Mariupol. Il porto è ora pronto per essere utilizzato in sicurezza dalle navi civili. Lo afferma il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia Ria Novosti. L’agenzia Tass, invece, riporta le parole del ministro Lavrov: “le armi che i paesi occidentali forniscono all’Ucraina in grado di colpire il territorio russo sono un serio passo verso un’escalation inaccettabile“.
Guerra in Ucraina: bombardamenti a Kharkiv
Il governatore Oleg Sinegubov, citato da Ukrinform, ha dichiarato che a Kharkiv i bombardamenti hanno causato 7 morti tra cui un bimbo di 9 anni. Il comando operativo dell’Ucraina meridionale si dice preoccupato riguardo possibili attacchi missilistici nel sud dell’Ucraina provenienti dal mare. L’ONU stima che sono morte circa 4000 civili da inizio guerra.
La chiesa ucraina chiede la rimozione di Kirill dal suo incarico
Il capo della Chiesa ortodossa ucraina Epifanio avrebbe chiesto al patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo e ai capi delle chiese locali di rimuovere il patriarca russo Kirill dall’incarico. Per la chiesa ucraina è un eretico. La notizia arriva sia dall’agenzia russa Tass e che dalla Ukrainska Pravda. L’accusa in particolare è di avere dato preferenza agli interessi nazionali rispetto a quelli generali della chiesa. Un’accusa simile è stata mossa dal Patriarcato di Costantinopoli contro la Chiesa ortodossa bulgara per la sua decisione di proclamare l’autocefalia della Chiesa di Costantinopoli durante la lotta del paese per l’indipendenza dall’Impero Ottomano nella seconda metà del XIX secolo.