La stretta dell’Unione Europea (Ue) sulla Russia passa anche attraverso le sanzioni ai principali oligarchi di Mosca. Sin dall’inizio del conflitto, i potenti uomini d’affari del Cremlino hanno visto i loro conti congelati, con il caso più emblematico relativo all’ex-patron del Chelsea Roman Abramovich. Lo comunica in un tweet la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen:
“A partire da ora entrano in vigore nuove misure per mantenere alta la pressione su Putin e i suoi sodali: le violazioni delle sanzioni dell’Unione europea adesso rientrano nell’elenco dei reati europei. Non permetteremo agli oligarchi di arricchirsi grazie alla macchina da guerra russa. I loro beni saranno sequestrati e presumibilmente utilizzati per ricostruire l’Ucraina“.
Today we take more steps to keep the pressure high on Putin and his cronies, the aggressors of Ukraine.
First, we want to add violations of EU sanctions to the list of EU crimes and make it a criminal offence.
Those who violate sanctions must be brought to justice.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) May 25, 2022
Sanzioni Ue agli oligarchi, si lavora a una base penale comune
Da diverso tempo l’Unione Europea (Ue) studia quale futuro assegnare ai patrimoni bloccati degli oligarchi russi. Con questa mossa, Von der Leyen di fatto accoglie l’appello dei Paesi Baltici e della Slovacchia, la cui richiesta era esattamente in linea con le attuali posizioni della Commissione.
Ora l’Ue deve capire come rendere reato la violazione delle sanzioni imposte da Bruxelles e al contempo studiare una strategia che renda legale il sequestro dei beni congelati. Una procedura tutt’altro che semplice, vista la diversa natura degli illeciti in ciascun Paese membro. Per tale motivo è stata istituita la task force “Freeze and Seize”, letteralmente “congela e sequestra”, attiva già dallo scorso marzo. Stando a quanto comunicato dalle istituzioni, al momento sono in custodia circa 10 miliardi di euro.
Reynders (Ue): “Colpiremo chiunque favorisca le violazioni”
A illustrare in maniera più dettagliata le prossime mosse dell’Unione è il Commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders:
“La proposta prevede di catalogare le violazioni alle sanzioni come reato grave, come standard comune penale in tutta l’Ue. In particolare, la confisca dei beni si manifesta quando risulta evidente un collegamento con un’attività criminale, di qualsiasi natura. Così facendo vengono colpiti anche coloro che favoriscono l’aggiramento delle sanzioni, siano essi oligarchi, avvocati o banchieri“.