Missione compiuta, il taxi spaziale Starliner, di proprietà della Boeing, è tornato sano e salvo sulla Terra atterrando nel deserto del New Mexico. Arriva così a compimento la trasferta di sei giorni nello spazio, in cui la navicella ha raggiunto con successo l’orbita della Stazione Spaziale Internazionale (Iss).

Ritorno Starliner sulla Terra, un successo per Boeing

La navetta Starliner della Boeing (sigla in codice CST-100) ha brillantemente completato l’operazione nello spazio. L’atterraggio nel deserto del New Mexico ha concluso con successo la missione durata sei giorni presso la Stazione spaziale internazionale. Una situazione molto delicata per il colosso aeronautico, che ha restituito lustro al brand dopo anni di esperimenti e tentativi falliti. La Nasa, tuttavia, aveva sempre deciso di affidarsi a Boeing come soluzione backup rispetto al competitor SpaceX di Elon Musk. Alla alla fine l’attesa ha ripagato la fiducia.

La missione aveva come scopo primordiale quello di verificare la funzione di “taxi” della capsula. In breve, poter confermare la capacità di viaggiare nello spazio, attraccare presso l’Iss e fare ritorno in massima sicurezza sulla Terra. Per l’occasione, Starliner ha inviato alla Stazione Spaziale Internazionale circa 300 kg di carico, tra cui bombole di ossigeno riutilizzabili, che verranno riempite sulla Terra e riportate in orbita successivamente.

Ora allo studio la prossima missione della capsula

Il primo passo è dunque stato compiuto, al termine di lunghi e ripetuti esperimenti da parte di Boeing, oltre al cospicuo investimento in dollari messo sul piatto dalla Nasa. La navetta era decollata dalla base militare in Florida giovedì scorso, attraccando istantaneamente alla ISS. Lo step successivo sarà verificare che lo Starliner sia effettivamente in grado di trasportare anche le persone.